La squadra di Simeone supera in rimonta l'Eibar per 2-1. I blaugrana rischiano contro il modesto Cornellà, eliminato solo ai supplementari

Il Barcellona schiva la trappola ed evita la fine di Atletico e Real Madrid, ma piegare il modesto Cornellà è stata una mezza impresa. La banda di Koeman ha infatti avuto bisogno dei supplementari dopo lo 0-0 dei primi 90' segnati da ben due rigori neutralizzati dal portiere di casa, ma alla fine ha strappato il pass per gli ottavi di coppa. Il merito è stato di Dembélé, riscattatosi al 92' dopo aver fallito il secondo dei due tiri dagli undici metri assegnati ai blaugrana, e di un lampo di Braithwaite sul fischio finale. La matricola di terza divisione manca dunque il secondo miracolo dopo aver sbattuto fuori i Colchoneros, ma esce a testa altissima. Il Barça invece evita i venti di tempesta che hanno scosso Zidane e il Real Madrid dopo il clamoroso k.o. contro l'Alcoyano.

SUL FILO DI LANA

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L'unico imperativo era centrare la qualificazione agli ottavi dopo la batosta del fine settimana in Supercoppa, ma la fatica fatta per superare il Cornellà è indicativo del momento difficile che attraversano i catalani. Senza tanti pezzi pregiati, a partire da Messi squalificato, il Barça si è complicato la vita da solo contro un Cornellà che si è limitato a difendere in modo ordinato. A complicare la serata oltre ogni previsione sono state soprattutto l'imprecisione di alcuni insospettabili e la serata di grazia di Ramon Juan, il portiere dei padroni di casa. I blaugrana hanno infatti dominato in lungo e in largo, salvo sprecare almeno cinque limpide occasioni oltre a due rigori, uno per tempo: primo errore di Pjanic al 38' e replica di Dembélé al 78', entrambi ipnotizzati da Juan. Il numero uno dei padroni di casa ha detto di no un po' a tutti, da Braithwaite e Griezmann, ma nulla ha potuto in avvio di primo tempo supplementare su un preciso bolide di Dembélé che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Koeman a tutto il popolo blaugrana. Braithwaite ha arrotondato il successo al 121', ma l'uscita dal tunnel per i catalani è ancora lontana.

ATLETICO FAMELICO

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Serata felice anche per l'Atletico, che approfitta del turno infrasettimanale per aumentare il solco che lo separa dai diretti inseguitori. La banda del Cholo dà una consistente prova di forza in casa dell'Eibar, dove riesce a strappare i tre punti rimontando lo svantaggio iniziale firmato su rigore dal portiere avversario, Dmitrovic (al primo centro in carriera). Protagonista assoluto Luis Suarez, autore della doppietta che vale il sesto successo consecutivo dei madrileni e l'allungo in vetta a +7 sul Real Madrid e +10 sul Barcellona, con ancora una partita in meno.

LA LEGGE DEL PISTOLERO

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Al Cholo è toccato fare a meno del suo motore a centrocampo, Koke, assente per squalifica. Ma per chi finora ha dimostrato di poter sopperire alle assenze di pezzi da novanta in ogni reparto (da Suarez a Gimenez, Llorente e Trippier, tutti k.o. in momenti diversi) non ha fatto la minima differenza. Certo, l'inizio è stato in salita, complice uno sciagurato fallo in area di Carrasco su Muto dopo appena 9'. Ma i rojiblancos hanno saputo stringere i denti e ribaltare l'inerzia della sfida a proprio favore lavorando ai fianchi dell'avversario. Il pareggio del Pistolero al 40', merito di un rinvio errato di Alvarez, è servito a suonare la carica. Poi, nella ripresa, ripetuti attacchi e un finale con il coltello tra i denti hanno fruttato il premio desiderato. Anche in questo caso, però, con il decisivo zampino di Suarez, bravo a procurarsi e a trasformare un rigore al fotofinish che lo porta a quota 11 reti, nuovo Pichichi insieme all'amico Messi.

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