Continua a definirsi la struttura societaria in casa San Severo. La compagine giallo-granata nelle ultime ore ha nominato la figura di Luigi Di Tommaso in qualità di neo direttore generale.
Ma essenzialmente il lavoro per la squadra della città dei campanili è stato avviato da qualche settimana con l’attualizzazione del DS Belen Sosa che continua a strutturare l’organico.
Molti volti nuovi che si affacceranno al campionato di eccellenza pugliese, più di qualcuno proveniente dalla penisola iberica e tutti disposti a giurare fedeltà alla causa della nuova squadra.
Un gruppo eterogeneo, sin qui, costituito da giovani atleti che hanno voglia di esprimersi ma soprattutto desiderano vivere da professionisti il prossimo campionato, è questo quello che avrebbe chiesto ai nuovi tesserati il DS giallo-granata.
Nelle ultime settimane proprio il San Severo è stata una delle società più attive sul calciomercato, sono così approdati diversi giocatori provenienti dalla prestigiosa cantera Las Palmas. Su tutti l’estroso trequartista “Pipo”, l’esterno Vega ed il tecnico Suarez, quest’ultimo dotato di un grande tocco di palla. Ma l’assunto del DS Sosa è stato sin dal principio quello di non demolire il lavoro precedente, quindi si o arrivate le riconferme per alcuni giovani che si sono già distinti negli scorsi mesi raggiungendo la salvezza piena a termine campionato, su tutti: Fantasia, Rufini e Bosco.
Per l’attacco il sodalizio giallo-granata ha invece puntato su due “legionarios’ di stazza ma soprattutto di esperienza, il portoghese Reinaldo assieme allo spagnolo Dailos. Entrambi hanno impattato il calcio italiano in altri raggruppamenti regionali distinguendosi positivamente.
Anche il reparto arretrato però è stato puntellato ed il tecnico Roberto Maffucci potrà contare tra i pali sull’ex serie D De Carlo assieme ai centrali Todescato e Daleno coadiuvati sulle fasce dagli ex Real Siti Fanelli e Conversano.
Insomma sarà un San Severo da decifrare, il tecnico Maffucci dovrà amalgamare un undici titolare che potrebbe già possedere buone caratteristiche anche perché la qualità degli atleti, soprattutto dei più giovani, palmares alla mano, risulta certificata dai settori giovanili di club rinomati a livello internazionale.