L’attaccante del Borussia avrebbe partecipato a una mega-festa, non consentita ai tempi del Covid: sostiene di essersi trovato lì per caso ma le forze dell’ordine la pensano diversamente
L’intrigo continua. La polizia conferma la storia, Embolo è in imbarazzo. L’attaccante del Borussia Moenchengladbach avrebbe partecipato a una festa a Essen nella quale erano presenti oltre 20 persone. Un party del genere, ai tempi del Coronavirus, non è consentito. La Dfb, inoltre, ha chiesto ai giocatori di dare l’esempio alla popolazione. Motivo per il quale, la scorsa settimana, è stata montata una polemica perché alcuni calciatori si rivolgerebbero, in nero, ai barbieri che in Germania, fino a fine mese, devono tenere chiusi i propri negozi. Tornando a Embolo però: il Gladbach, che lo ha sospeso per la scorsa giornata di Bundesliga, domani, contro il Dortmund, lo tornerà a schierare, ma vuole che si faccia luce sulla storia.
L’intrigo
—Presente al party illegale, Embolo, secondo la ricostruzione della Bild, sarebbe fuggito dalla finestra al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine. Salito sul tetto dell’edificio, sarebbe poi entrato in un altro appartamento calandosi da un’altra finestra. Le forze dell’ordine lo avrebbero però seguito e, sfondando la porta, lo avrebbero trovato nascosto in una vasca da bagno. “Partiamo dal presupposto che il fuggitivo ed Embolo siano la stessa persona – ha detto un portavoce della polizia di Essen –. Era solo nella stanza. Pertanto si presume che l’uomo che è fuggito dal tetto sia Embolo”. Il giocatore, intanto, ieri ha cercato, senza successo, Thomas Kufen, sindaco di Essen, sia per chiedergli scusa sia per offrire una donazione. Il Gladbach fa sapere che Embolo continua ad assicurare di non aver partecipato alla festa e di essersi trovato lì per caso. Era l’uomo sbagliato, al posto sbagliato. Eppure la polizia sembra pensarla diversamente. E l’intrigo continua.
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