Tenuto inizialmente a riposo da Koeman, Leo va in campo nella ripresa e fa doppietta, ritrovando anche il gol su azione. Al Camp Nou finisce 5-2
E dopo 37 partite, Messi riposò. Mica tanto però eh? Perché questo Barça palliduccio e insicuro dipende sempre dal suo Diez. I catalani avevano fatto 2 punti su 12 nelle ultime 4, dovevano battere il Betis e l'hanno fatto, 5-2 finale dopo l'1-1 della prima parte e col Betis in 10 dal 60’, che porta firma e timbro di Leo Messi. L'argentino aveva giocato, e sempre 90 minuti, nelle ultime 37 partite di Liga del Barcellona. Oggi Koeman l'ha lasciato in panchina, mandando in tv il suo secondo prima del calcio d'inizio a spiegare che era una questione di freschezza, non per acciacchi o dolorini di sorta.
Rigore parato
—Messi ha guardato il primo tempo seduto con la mascherina. Il Barcellona ha iniziato benissimo con millimetrici errori di mira di Ansu Fati e Griezmann (due volte), una bella parata di Bravo sullo stesso Fati ma anche un miracolo di Ter Stegen su un colpo di testa di William Carvalho. Il Barça è andato in vantaggio con Dembelé, diagonale perfetto da sinistra, e poi ha sprecato il raddoppio quando Griezmann si è fatto parare un rigore da Claudio Bravo, suo ex compagno ai tempi della Real Sociedad. E nell'ultimo sospiro del primo tempo l’ex Barça Sanabria ha pareggiato beffando Lenglet, fermo, su un cross di Tello, anche lui ex Barça.
Genio Messi
—A quel punto Koeman ha sfregato la lampada e ha chiamato il Genio Leo. Messi è entrato dopo l'intervallo e in un quarto d’ora prima ha offerto con una gran finta il gol a porta vuota a Griezmann e poi un tiro, sempre a porta vuota a Dembelé che Mandi ha stoppato sulla linea col gomito destro: rigore ed espulsione dell'algerino. Leo è andato sul dischetto segnando il sesto gol stagionale tra Barça e Argentina, tutti su rigore: dal dischetto non sbaglia da 15 tiri consecutivi.
Barcellona mai sicuro
—Questo Barça però non è mai sicuro, definitivo. Col Betis in 10 Alex Moreno ha piantato Lenglet a sinistra e dal fondo ha scaricato in mezzo all'area su Loren, appena entrato per Sanabria: destro preciso a porta vuota e partita riaperta. Per i blaugrana vecchi fantasmi, e chi li ha scacciati? Leo, ovviamente, che liberato da un tacco spettacolare di Sergi Roberto ha fulminato Bravo con un diagonale da destra chiudendo definitivamente la gara. È arrivato il primo gol su azione di Messi, e poi il primo gol in Liga di Pedri, ancora 17enne, servito di nuovo da Sergi Roberto. Una "manita" ristoratrice, ma la dipendenza da Messi di questo Barça è evidente.
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