Il neo acquisto del Brentford ha parlato alla Bbc di quando all’Europeo si accasciò a terra: “In quel momento non avevo idea di cosa fosse successo, poi mi venivano in testa queste domande: “Mi è successo qualcosa alle gambe? Mi sono rotto la schiena? Posso alzare la gamba?”
In un’intervista alla Bbc, il neo acquisto del Brentford Christian Eriksen è tornato sul quel 12 giugno 2021, una data che sarà per sempre incisa nella sua memoria, quella in cui ricorderà tutto tranne i cinque minuti in cui era “andato via da questo mondo finché non mi è tornato il battito del cuore”. L’ex interista ha detto di sentirsi in condizioni migliori ora rispetto a prima dell’incidente, farà tutto il possibile per raggiungere il suo precedente livello di gioco.
Pressione sul petto
—Torniamo a quella giornata. “Riesco a ricordare tutto a parte i cinque minuti - ha spiegato - Dopo mi è stato detto che erano passati cinque minuti, altrimenti ricordo tutto: la rimessa in gioco, la palla che mi ha colpito il ginocchio e poi non so cosa sia successo dopo. Poi mi sono svegliato con le persone intorno a me e ho sentito la pressione sul mio petto, ho cercato di riprendere fiato e poi mi sono svegliato, ho aperto gli occhi e ho visto le persone intorno a me, non capivo davvero cosa stesse succedendo”. Attimo terribili che hanno scosso tutto il mondo. “In quel momento non avevo idea di cosa fosse successo, poi mi venivano in testa queste domande: “Mi è successo qualcosa alle gambe? Mi sono rotto la schiena? Posso alzare la gamba?”, tutte piccole cose che stavo cercando di fare per capire. - continua -. Poi in ambulanza ho sentito qualcuno dire “per quanto tempo è rimasto incosciente”, la risposta è stata “cinque minuti” e quella è stata la prima volta che avevo sentito di essere rimasto senza sensi”.
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