Non è mai stato un club di vertice, almeno negli ultimi decenni, eppure l’Everton è sempre stata una squadra temibile, la classica mina vagante che si può incontrare in ogni campionato. Invece, la stagione in corso rischia davvero di essere quella della prima retrocessione in Championship per i Toffees, sempre presenti da quando esiste la Premier League (30 campionati consecutivi). Il paradosso è che probabilmente quello di quest’anno, sulla carta, è uno degli Everton più forti di sempre: c’è il portiere della Nazionale inglese Jordan Pickford, c’è l’ex Napoli Allan, c’è il forte attaccante brasiliano Richarlison, che il PSG farebbe carte false per acquistare. C’è l’ariete colombiano ex Zenit Rondon, con il suo connazionale Yerry Mina, passato dal Barcellona. Gli olandesi El Ghazi e Van de Beek, gli inglesi Townsend, Gray e Calvert-Lewin. Tutti nomi noti, che però non stanno rendendo quanto ci si aspetterebbe.
 
SCANDALO – La stagione dell’Everton è iniziata con una doppia mazzata: Carlo Ancelotti, che stava portando avanti il suo progetto a Goodison Park da due anni, ha accettato la chiamata del Real Madrid, lasciando il suo posto vacante e i tifosi infuriati. La scelta del successore, a prescindere dai risultati, non è stata delle più felici: Rafa Benitez, che ha fatto la storia del Liverpool, acerrimo rivale dei Toffees. E come se non bastasse, in piena estate una delle stelle della squadra (ufficiosamente l’islandese Sigurdsson) è stata messa fuori rosa perché accusato di violenza sessuale ai danni di un minore. Non il miglior viatico per iniziare un nuovo percorso. E dire che la stagione 2021-’22 era anche iniziata bene, con alcuni risultati positivi e un buon impatto dei nuovi acquisti Townsend e Gray. Tuttavia, l’eliminazione in FA Cup contro il modesto QPR ha aperto uno squarcio che il tecnico ex Napoli non è mai riuscito a ricucire. Finché, il 31 gennaio, non è stato assunto Frank Lampard al suo posto.
 
FRANK NEL CAOS – Lampard ha cominciato con una sconfitta per 3-1 sul campo del Newcastle, riscattata col 3-0 sul Leeds di Bielsa che sarebbe stato esonerato entro breve. Dopodiché, sono arrivate altre tre sconfitte, tutte senza segnare neanche un gol, e senza mai nemmeno andare al tiro in trasferta: 2-0 a Southampton, 0-1 col Manchester City, 5-0 ieri in casa del Tottenham di Conte. I Toffees appaiono allo sbando, neanche Lampard sembra riuscire a dare una scossa o a trovare la chiave giusta per amalgamare i suoi talenti, ai quali si sono aggiunti in estate Mykolenko e Dele Alli. Non gli ultimi arrivati, ma da qui a fine maggio rischiano di arrivare tra gli ultimi.
 

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