Antoine Conte, ora al Beitar Gerusalemme, dovrà scontare almeno 12 mesi in carcere per un episodio del 2016: durante una lite con la fidanzata, un giovane cercò di difenderla ma fu colpito con una mazza da baseball

Era destinato a una grande carriera il 26enne Antoine Conte, ma l’ex stellina di Psg e Reims, oggi al Beitar Gerusalemme, ha rovinato tutto con un momento di follia che gli è costato una condanna a tre anni per violenza domestica e dovrà scontare almeno 12 mesi in cella (gli altri 24 restano invece sospesi). I fatti risalgono al 2016 e vedono protagonisti il terzino destro, la sua fidanzata e Liam Jean, uno studente 19enne con un promettente futuro da musicista, la cui unica colpa è stata quella di intervenire in difesa della ragazza durante una lite fra lei e Conte e per questo è stato colpito due volte alla testa dal calciatore con una mazza da baseball. A causa del violentissimo colpo ricevuto, Jean si è ritrovato con gravi problemi d’udito, frequenti emicranie, stress e affaticamento ed è stato costretto a rinunciare al sogno di diventare un musicista.

Udienza

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“Quando ho sentito qualcuno gridare, chiedendo aiuto, sono dovuto intervenire – ha raccontato il ragazzo nel corso dell’udienza che si è tenuta a Reims e di cui ha dato notizia il Sun – ma con lui non c’è stata alcuna possibilità di dialogo, continuava solo a insultare. Lui però ha potuto continuare a giocare a calcio e non è stato punito, mentre io ho dovuto dire addio alla mia carriera da musicista, perché non riesco più a muovere la mia mano sinistra come prima né a suonare il pianoforte”. Durante il processo il pubblico ministro Pedro Teixeira ha definito Conte “odioso” e “vigliacco” per non aver chiamato l’ambulanza e aver invece lasciato la sua vittima ferita a terra per andare in banca. “Ha fatto il più grande errore della sua vita, che gli è costato la carriera”, ha ammesso l’avvocato del calciatore, Maitre Ammoura, preannunciando però il ricorso contro il verdetto.

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