Alcuni rinnovi di contratto sono molto semplici. Se la volontà del calciatore e quella del club coincidono, bastano un paio di incontri per mettere le firme su un prolungamento. Ma se c’è qualcosa su cui discutere, la cosa può farsi complicata. E molte delle telenovelas del pallone sono legate a rinnovi che sembrano non arrivare mai, esasperando la tifoseria, che vuole certezze sulla permanenza dei propri beniamini. A che punto si può giungere? A rendere il tutto molto pericoloso, come racconta Rio Ferdinand. L’ex difensore del Manchester United e della nazionale inglese ricorda al canale Youtube FIVE quello che è successo durante una trattativa difficile.
PASSAMONTAGNA – “Ero a casa un giorno e all’improvviso mi suonano al cancello. Vado a vedere chi è, ma avevano messo la mano davanti alla telecamera, quindi non avevo idea di chi fosse. Tra me e me penso ‘chi è questo sfacciato, adesso vado fuori e ci litigo, non mi piace che qualcuno possa prendersi la libertà di venire a casa mia’. Salgo sul muretto, guardo oltre il cancello e vedo che ci sono 10, 15 persone, incappucciate o con il passamontagna, tutte arrabbiate. Io penso che siano lì per rapinarmi, poi per fortuna uno di loro urla ‘firma questo contratto’. Quindi mi sono un attimo ripreso, ho pensato ‘ok, non mi vogliono rapinare, si tratta di calcio'”. Ma in ogni caso la situazione non è tranquillissima.
RINNOVO – “Ho detto loro: ‘Che siete venuti a fare a casa mia? Se io seguissi la vostra fidanzata o se mi mettessi seduto ad aspettarvi fuori con tutti miei amici, sareste contenti? No, non lo sareste. Non venite più a casa mia. Non andate da Beckham, non andate da Keane, però venite qui? Che problemi avete?'”. Il problema della tifoseria è che la trattativa tra Ferdinand e lo United va per le lunghe, con Ferguson che nei mesi precedenti gli ha tolto il titolo di vicecapitano e i tifosi che durante la preparazione lo hanno fischiato. Ma la cosa assurda è che il centrale…non vuole andarsene, anzi. Sta solo…facendo il suo gioco. “Alla fine gli ho spiegato come stavano andando le cose: ‘Tranquilli, rinnoverò, voglio rimanere qui. Non ho intenzione di andare da nessun’altra parte, ma sto negoziando. Potete lasciarmi negoziare?'”. E il rinnovo, con molta calma e qualche spavento…è arrivato