Spesso e volentieri per un calciatore sudamericano l'impatto con il calcio europeo è complicato. Figurarsi se, come nel caso di Fernandinho, il trasferimento è dal Brasile all'Ucraina....
Spesso e volentieri per un calciatore sudamericano l'impatto con il calcio europeo è complicato. Del resto molti ragazzi lasciano il proprio paese quando sono ancora giovanissimi e si ritrovano a fare i conti con la vita oltreoceano da soli e in luoghi la cui cultura a volte non è per nulla compatibile con la propria. Figurarsi se, come nel caso di Fernandinho, il trasferimento è dal Brasile all'Ucraina. Ora il verdeoro è molto ben ambientato in Europa, al punto che è diventato uno dei capitani del Manchester City. Ma parlando a The Players' Tribune ha raccontato dei suoi primi mesi nel Vecchio Continente, spiegando di essere arrivato così impreparato al punto da non avere neanche....un conto in banca.
SOLDI - E quindi lo Shakhtar Donetsk, che ha scommesso su di lui, lo pagava in contanti, che arrivavano dritti dritti all'albergo in cui il centrocampista, non avendo ancora trovato una casa, alloggiava temporaneamente. "Alla fine del mio prime mese in Ucraina, non avevo ancora neanche un conto in banca e il club mi pagava i bonus in contanti. Ed erano mazzette di soldi enormi, per un ragazzino che pensava che trenta dollari fossero parecchio denaro era una cosa davvero folle. All'epoca vivevo ancora in albergo e non sapevo assolutamente cosa fare con tutti quei soldi". E soprattutto, dove metterli senza dare troppo nell'occhio, perchè fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
PENTOLA - Dunque, arriva una soluzione forse estemporanea ma assolutamente efficace. "Ho fatto vedere la mazzetta di soldi a mia moglie e alla fine lei li ha avvolti in un asciugamano e li ha nascosti nella pentola a pressione. Mi ha detto 'qui nessuno li troverà, qui in Ucraina nessuno ha idea di cosa sia una pentola a pressione! Con il mio primo stipendio e con il bonus alla firma ho addirittura potuto comprare subito un appartamento per mia madre a Curitiba, ma rispetto a quanto spendevano i miei vecchi compagni di squadra potremmo anche dire che io ero uno parsimonioso! Ma, soldi a parte, ho trascorso otto anni davvero splendidi in Ucraina". E alla fine, Fernandinho è diventato...il brasiliano più europeo che ci sia...
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