Genoa CFC v Cagliari Calcio - Serie A

A una giornata dalla fine della Japan-League 1, il tecnico Massimo Ficcadenti, nato a Fermo nelle Marche 53anni fa, e il suo Nagoya continuano il sogno di qualificarsi alla AFC Champions League, ma deve vedersela con la concorrenza agguerrita del Gamba Osaka e del Cerezo Osaka, che di partite ne hanno una in più da disputare. Il rammarico è aumentato dopo l'ultimo pareggio casalingo contro il Yokohama Fc. per 0 a 0, che certo non compromette la qualificazione diretta, ma la complica in quanto il Gamba Osaka è secondo con 62 pt. davanti allo stesso Nagoya, terzo a 60 pt., e all'altra squadra di Osaka quarta con 59 pt. Il titolo è andato, già da molto tempo, alla formidabile compagine dei Kawasaki Frontale che ha dominato il torneo dall'inizio alla fine, e tra le cui fila milita una leggenda nazionale come il 40enne Kengo Nakamura.

Scemato l'interesse per la vittoria finale, le attenzioni si sono spostate tutte sulla lotta a 3 per andare in Coppa direttamente o per vie traverse attraverso i preliminari, che spetterebbero alla terza classificata, mentre la seconda vi accederebbe per diritto. Nelle ultime 5 giornate gli uomini di Ficcadenti hanno totalizzato 11 pt. con 3 vittorie e due pareggi, è sarebbe un peccato essere beffati proprio allo sprint finale, perché quest'anno la sua formazione ha dimostrato ampiamente di restare nei quartieri alti sin dall'inizio, con una costanza di rendimento e di gioco encomiabile, fatta eccezione per qualche evitabile sconfitta di troppo. Nell'ultimo turno del 19 dicembre, l'allenatore italiano dovrà affrontare in casa l'Hiroshima, che non ha più niente da chiedere a questa stagione, poiché sicuro è salvo in ottava posizione.

Adesso per il Nagoya tutto dipenderà dai risultati delle squadre di Osaka, perché nemmeno una vittoria permetterebbe loro di andare subito in Champions, ma dovrà sperare in almeno un passo falso di una delle 2, altrimenti potrebbe palesarsi la peggiore delle combinazioni possibili, ovvero il quarto posto, che non sarebbe un dramma, ma lo estrometterebbe dal podio. Ormai l'allenatore italiano si trova in Giappone dal 2014 e conosce bene le dinamiche di quel popolo e sa che questo ambito traguardo lo consacrerà al pari, o quasi, di Zaccheroni (che vinse la Coppa d'Asia allenando la nazionale) quindi non deluderà nessuno, almeno spero.

La sua squadra è fatta di uomini esperti come il portiere australiano Langerak (ex Stoccarda e Dortmund), dal capocannoniere brasiliano (9 reti) Mateus (ex Cruzeiro), da  Xavier, anch'egli brasiliano, con esperienze nel Cruzeiro e nello Sport Recife, e dall'altro sudamericano Schmidt in passato al Sao Paolo. In difesa può contare sulla bravura di Yoshida, Nakatani e Maruyama, e a centrocampo si avvale di calciatori come Soma, Inagaki e Yonemoto, che formano l'ossatura della formazione insieme a tutti gli altri.

Per chi non lo ricordasse, rammento le sue ultime esperienze italiane in panchina: nel 2010-11 viene ingaggiato in Serie A dal Cesena  dei miracoli (neo promosso) che salva con un dignitoso 15mo posto; nel biennio 2011-13 dopo un tira e molla con il Cagliari di Cellino, in cui viene dapprima ingaggiato, poi esonerato e successivamente richiamato dallo stesso presidente sardo, termina la sua esperienza italica, e a fine dicembre del 2013 passa all'FC Tokyo dove ottiene un quinto e un terzo posto; finita l'esperienza nella capitale nipponica viene preso dal Sagan Tosu, dove resta 3 anni, e una volta esonerato approda nella sua attuale isola felice di Nagoya (squadra che fu fondata dalla Toyota nel 1939), città in cui lo hanno saputo apprezzare e valorizzare più che in Italia

Da calciatore è stato un bravo centrocampista con 31 presenze in Serie A tra Verona e Cagliari, e  309 partite di B e 18 reti con: Sambenedettese, Messina, Verona, Cagliari e Ravenna a fine carriera.

Classifica prime posizioni:

Kawasaki

77 pt.

G-Osaka

62 pt.

Nagoya

60 pt.

C-Osaka

59 pt.

Kashima

58 pt.

Tokyo

54 pt.

Kashiwa

49 pt.

Hiroshima

48 pt.

Cagliari Calcio v Atalanta BC - Serie A
Fonte: l'autore Fabio Faiola

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