La finale di andata va al Lecco che espugna 1-2 lo Zaccheria vestito a festa, con oltre 12.000 tifosi. I lecchesi hanno il merito di aver compreso il senso della finale, soprattuto giocata nel catino infernale di Foggia. In campo è battaglia su ogni singolo pallone e non si risparmia un metro di corsa. E c’è anche la tenuta mentale, oltre a quella fisica, perché è il Foggia ad andare in vantaggio dopo solo 6′ minuti con Leo, per poi vedere la rimonta degli ospiti. Segna Pizzauti di testa. Raddoppia e completa il ribaltone Lepore con una magistrale punizione.
FORMAZIONE – Rossi propone il 3-5-2 con Di Noia, al rientro dalla squalifica, preferito a Petermann nel ruolo di play. Bjarkason vince il ballottaggio con Garattoni per una maglia sulla corsia di destra.
PRIMO TEMPO – Al 6′ il Foggia va in vantaggio. Angolo di Peralta, testa di Leo, pallone respinto dal portiere ma proprio sui piedi dello stesso difensore che butta la palla in rete. Il gol spegne il Foggia e accende il Lecco che inizia a macinare gioco soprattutto lungo la “catena “ di sinistra, dove Zuccon è un trottolino, Zambataro è pericoloso con palle tagliate nel mezzo e Pinzauti rappresenta un pericolo costante di testa. Al 10′ risponde su punizione Lepore: tiro secco ma centrale e il portiere salva in angolo. Ne scaturiscono due corner consecutivi e sul secondo di questi Pinzauti di testa colpisce la sfera ma anche in questo caso il portiere para di istinto. Al 13′ il Foggia recupera palla e con Frigerio arriva alla conclusione dai venti metri ma il portiere para senza problemi. Al 19′ Zuccon fa tutto da solo: salta un avversario, si sposta la palla sul destro e calcia dal limite, ma la palla è di poco alta. Al 23′ il Lecco affonda a sinistra e mette sul secondo palo un pallone che Girelli calcia con forza al volo colpendo al viso il compagno Zambataro. Al 29′ il Lecco pareggia con un colpo di testa di Pinzauti sugli sviluppi di un angolo. Palla sul primo palo e taglio perfetto per il gol. Al 33′ una sponda di Ogunseye su rimessa laterale di Peralta è di poco lunga per l’inserimento di Frigerio e il portiere para. Al 43′ ancora Lecco Pericoloso, prima con Buso, che calcia ma trova la respinta del portiere, poi con Pinzauti ma colto in posizione di offside. Al 45′ Kontek deve superarsi per chiudere Zampataro al momento del tiro, dopo un fraseggio sulla corsia sinistra, ma l’arbitro ferma per fuorigioco.
SECONDO TEMPO – Rossi cambia e inserisce Garattono al posto di Bjarkason. Al 4′ s.t. il Foggua segna con Ogunseye che prima di testa impegna il portiere poi segna con un tap-in sulla respinta ma l’arbitro annulla per una spinta. Al 6′ s.t. il Foggia va vicino al gol. Schenetti calcia di potenza, il portiere la respinge come può, sulla palla arriva Frigerio, spintonato, che non riesce a colpire a porta vuota per l’ostacolo dell’avverario. Tutti invocano il rigore ma l’arbitro non lo assegna. All’11’ s.t. Peralta entra in area e mette al centro un radente per Garattoni che chiude il destro e manda fuori. Al 18’s.t. Di Noia in solitaria salta tre avversari e calcia trovando la deviazione del portiere in angolo. Al 25′ un cross di Rizzo è un cioccolatino per Ogunseye che di testa manda di poco a lato. Il Foggia manda in campo Petermann e Iacomponi al posto di Frigerio e Peralta. Proprio Petermann al 35′ sfiora il palo con un sinistro dal limite. Al 42′ s.t. il Lecco Passa con una punizione perfetta di Lepore. Nel recupero Iacoponi prende palla, entra in area da sinistra per poi accentrarsi e calciare, ma la mira è alta. Poi tante perdite di tempo. Al ritorno servirà più di un miracolo.