Tre gol, un palo, un Ogunseye ritrovato, la sorpresa Iacoponi, le conferme Costa e Petermann e una difesa guidata da Di Pasquale che recupera attenzione e solidità. Mentre, tra i nuovi acquisti, in rampa di lancio ecco Beretta (un assist e un palo), in attesa di trovare la migliore condizione, che dovrà servirgli per potersi giocare un posto da titolare, vista l’inaspettata “concorrenza” che la prova del duo d’attacco di oggi sembra suggerire. Imprevedibile, in particolare, l’ottima prova del giovane under di proprietà del Parma, praticamente mai visto nelle prime venti giornate di campionato e che sembrava ad un passo dall’addio anticipato. Insomma, sono tante le note positive di una partita, quella contro un Potenza proveniente da lunga e quasi ininterrotta serie positiva, che rilancia le ambizioni della squadra dell’ex Gallo.

LE SCELTE – Tra le imminenti partenze (Sciacca e Nicolao), i nuovi arrivi in ritardo di condizione e i vari acciacchi che, tra virus influenzali e postumi di infortuni, hanno interessato diversi elementi del gruppo, Gallo deve fare di necessità virtù ma può limitare i danni lasciando in panchina il solo Peralta (dentro Iacoponi) mentre Frigerio completa il terzetto mediano. Lascia riflettere che nell’undici titolare non figuri nessuno dei nuovi acquisti: più che una curiosità, un dato eloquente.

In casa Potenza Raffaele deve fare a meno dell’ex Girasole (grave lutto personale) mentre il nuovo arrivo Cittadino (altro ex) parte dalla panchina. Il giovanissimo Talia (2023, in prestito dal Benevento) è preferito a Del Sole sul lato destro del tridente composto con Di Grazia e il centroboa Caturano.

LA PARTITA – Lo Zaccheria accoglie i suoi in maniera ambivalente: da un lato, le curve, mediamente affollate e ribollenti di tifo; dall’altro le due tribune: gremite assai meno e piuttosto sommesse a inizio gara. Ma Foggia ha il piglio giusto per trascinare i suoi tifosi e inizia bene. Le distanze tra i reparti sono ben registrate, le sovrapposizioni sugli esterni funzionano e mettono costantemente in inferiorità numerica i rivali. L’improvvisata coppia in avanti si muova bene sin da subito e consente a Petermann di trovare nei compagni i movimenti giusti per disegnare gioco. Oltretutto è ben assortita: Ogunseye fa da sponda e si porta via sempre l’uomo; Iacoponi detta la profondità consentendo di diversificare le soluzioni. Costa pennella assist in area e Garattoni in percussione arriva sempre. Frigerio fa legna e Schenetti, a dire il vero, un po’ di fumo. Dietro si cerca di evitare un esiziale uno contro uno contro il tridente lucano: il Potenza infatti non rinuncia a fare gioco e a cercare di innescare Di Grazia e Caturano, ma Talia è meno in palla e le preventive dei rossoneri sono spesso efficaci. Ne risulta una partita godibile, con entrambe le squadre a viso aperto. Il Foggia costruisce almeno 5 situazioni pericolose e in due occasioni Gasparini è prezioso nello sventare i tentativi rossoneri. Alla terza (doppio tiro Ogunseye e Petermann) però la deviazione non basta, Ogunseye ci arriva facendosi largo in area e infila la rete rossoblu: è il 28′ e il vantaggio è meritato. Il Potenza, che pure si era fatto vivo in due o tre occasioni non banalissime dalle parti di Nobile, stenta a trovare le misure giuste per reagire e anzi concede ancora più spazi alle folate rossonere: è sanguinoso l’errore in possesso di Armini al 38′, Petermann avvia il contropiede con Frigerio e pesca con un formidabile assist il perfetto movimento di Iacoponi, libero di entrare in area e fulminare Gasparini: due a zero e Zaccheria in visibilio. 

LA RIPRESA – Il Foggia è in fiducia e Gallo stavolta può evitare di ricorrere a immediati cambi multipli. Il Potenza si riorganizza (Del Sole rileva Armini configurando un più reattivo 4-3-3) ma i rossoneri non commettono l’errore, già visto, di abbassarsi troppo. Poche le occasioni, si lotta molto in mezzo al campo, col Foggia che concede ai lucani solo qualche angolo. Di prammatica le sostituzioni nell’ultima parte della gara: Beretta per Ogunseye e Di Noia per uno stanco Schenetti al 70′. Anche Raffaele inserisce forze fresche (l’ex Cittadino insieme a Del Pinto e Del Sole) ma per i lucani (battuti solo a Catanzaro nelle ultime 13 partite) stavolta non è proprio giornata : al 78′ Di Noia chiude la gara concludendo in rete la perfetta sponda di Beretta, a sua volta pescato sul secondo palo dal solito splendido cross di Costa. E c’è tempo ancora per il clamoroso palo dello stesso Beretta (89′), che, liberato ottimamente dal neoentrato Peschetola, è forse appena un po’ lezioso nel cercare lo scavetto.

Tornano dunque alla vittoria i ragazzi di Gallo e lo fanno in maniera roboante contro un avversario pure dato in salute: ossigeno puro in un momento complesso dopo le due sconfitte consecutive e le fibrillazioni di un mercato decisamente invasivo per il clan rossonero. La marcia riprende, in attesa del…Capodanno evocato da Gallo.

Giancarlo Pugliese

RIPRODUZIONE RISERVATA

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FOGGIA-POTENZA / IL TABELLINO

RETI: 28′ pt Ogunseye,  38′ pt Iacoponi 

FOGGIA (3-5-2): Nobile; Leo, Di Pasquale (C), Rizzo; Garattoni (82′ Rutjens), Frigerio, Petermann (85′ Kontek), Schenetti (70′ Di Noia), Costa; Ogunseye (70′ Beretta), Iacoponi (82′ Peschetola) – All.: Gallo / A disposizione: Dalmasso, Illuzzi, Kontek, Rutjens, Odjer, Capogna, Bjarkason, Di Noia, Peschetola, Peralta, Battimelli, Beretta.

POTENZA (3-4-3): Gasparini; Matino, Armini (dal 1′ st Del Sole), Rocchi; Hadziosmanovic, Laaribi (74′ Cittadino), Steffè (74′ Del Pinto), Verrengia; Talia (74′ Riccardi), Caturano (80′ Alagna), Di Grazia- All.: Raffaele / A disposizione: Alastra, Riccardi, Schimmenti, Cittadino, Polito, Logoluso, Del Pinto, Del Sole, Alagna. 

ARBITRO: Luca Cherchi di Carbonia.

AMMONITI: Nobile (F), Laaribi, Caturano, Di Grazia, Cittadino (P)

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