Un pari che fa male. Tra Foggia e Trapani finisce 2-2 con più di un rimpianto per i rossoneri. Un po’ perché il pari siciliano arriva al 95′, un po’ perché il Foggia aveva dimostrato ampiamente di poter vincere. Lo diciamo subito. La partita è stata bellissima, densa di contenuti tecnici e stilistici degni di nota, merito anche di un Foggia che ha voluto e osare fino all’estremo, all’insegna di una filosofia chiara: la miglior difesa, è l’attacco. Brambilla, infatti, spedisce in campo un campo un centravanti, tre trequartisti, un incursore di centrocampo, un regista dai piedi buoni e due esterni di difesa a trazione anteriore.
Un gioco che ha fruttato tre punti preziosi contro una delle candidate alla vittoria del campionato e che sembra aver ipotizzato un punto di equilibrio per il dispendioso 4-2-3-1, apparso in affanno nelle prime partite della stagione. Per tutto il primo tempo il Foggia gioca bene e in modo corale, passa in vantaggio con una furbata di Emmausso e sembra padrone assoluto del campo. Ma il piede pigiato sull’acceleratore ha anche un dazio da pagare.
Se si perde palla si aprono praterie per gli avversari. Così è successo allo scadere di prima frazione, con il pari di Kanoute, che sfrutta un varco aperto nella retroguardia rossonera. L’autorete di Sabatino a inizio ripresa ristabilisce le distanze. Poi i rossoneri arretrano e al 95′ arriva il pari di Lescano, bravo a sfruttare un’uscita azzardata di De Lucia.
FORMAZIONE – Brambilla conferma sì il 4-2-3-1 visto con il Monopoli in Coppa Italia, ma apporta sostanziali correttivi. In difesa Felicioli rileva Silvestro sulla corsia di sinistra. A centrocampo Danzi fa il suo esordio al posto del baby Pazienza. Sulla tre-quarti Emmausso rileva Orlando. Staffetta anche nel ruolo di centravanti con Santaniello titolare e Sarr in panchina. In campo scende il seguente undici: De Lucia; Salines, Parodi, Camigliano, Felicioli; Tascone, Danzi; Zunno, Emmausso, Millico; Santaniello.
PRIMO TEMPO – Il Foggia parte forte e mette subito nell’angolo il Trapani. Al 3’ Santaniello, d’istinto, prova a deviare una palla scodellata per vie verticali in area da Danzi, ma la palla è fuori dallo specchio. Un minuto dopo Millico con il destro a giro impegna il portiere trapanese alla difficile deviazione in angolo, su cross illuminante di Salines, che prima resiste a due tackle, poi apre a sinistra tagliando a fette la difesa siciliana. Sulla ripartenza, però, il Foggia per poco non fa il patatrac: Danzi sbaglia la misura di un retropassaggio al portiere e manda a rete Kanoute, ma l’attaccante è sciagurato nello stop. Si allunga la palla e De Lucia salva. Il Foggia è padrone del campo.
Al 10’ Tascone è bravo nell’inserirsi in area, recuperare palla su un difensore e servire Salines, il cui diagonale destro esce di un soffio fuori dall’incrocio. Al 19’ i rossoneri invocano il rigore per un contatto Fall-Salines in area, ma l’arbitro non fischia. Al 23’ il Foggia passa in vantaggio. Sembra in pieno controllo la difesa del Trapani su una verticalizzazione apparentemente innocua del Foggia. Il difensore Gelli e il portiere Seculin esitano, Emmausso è più scaltro di tutti, si inserisce, ruba palla e calcia a porta vuota. Uno a zero. Esplode la gioia dello Zaccheria.
E i rossoneri continuano a giocare. Al 33’ un angolo di Millico viene impattato di testa da Parodi, che si getta con coraggio nonostante un vistoso turbante attorno al campo. La mira però è sbagliata e la palla esce a lato. Il Foggia, dopo mezz’ora a ritmi forsennati, prova a respirare e concede qualcosa agli avversari. Al 36’ il Trapani prova a pungere con Lescano, pescato solo in area da un cross di Kanoute, ma l’attaccante cerca la rovesciata acrobatica senza imprimere forza al pallone.
De Lucia para. Al 44’ ancora il Foggia in attacco: Danzi apre in orizzontale per Millico, che finta l’intervento, elude l’avversario e serve con il tacco l’accorrente Felicioli: cross al centro e testa di Santaniello alta. Al 45’, però, il Trapani trova il gol del pareggio in contropiede. La difesa si fa trovare impreparata su una ripartenza: Felicioli pressa alto e gli avversari attaccano sul lato scoperto. Karic serve a destra Kanoute che dal limite dell’area piccola fa gol. Uno a uno.
SECONDO TEMPO – Al rientro dall’intervallo Brambilla sostituisce Danzi (uscito malconcio dal primo tempo) e inserisce l’ultimo rinforzo del mercato, Jacopo Da Riva. Pronti-via e al 48’ il Foggia è in vantaggio. Zunno mette al centro un cross basso e teso, Carraro respinge proprio su Sabatino, che con il volto fa gol nella propria porta. Due a uno. Al 62’ altro cambio. Esce Millico, rilevato da Orlando, con lo spostamento a sinistra di Zunno. Il Foggia arretra e inizia a correre qualche pericolo.
Al 66’ Parodi deve intervenire provvidenzialmente in scivolata per salvare sull’affondo del neoentrato Bifulco, pronto a calciare a rete solo davanti al portiere. Al 74’ Kanoute ha la palla buona per il pareggio. Su cross di Bifulco si inserisce nel cuore dell’area e colpisce indisturbato di testa. La palla sbatte a terra e s’impenna fino a scavalcare di poco la traversa. Il Foggia cambia ancora. Esce Zunno e Tascone ed entrano Vezzoni e Mazzocco, per un atteggiamento più coperto.
Di contro, però, perdono metri e avvicinano gli avversari alla propria area. All’86’ Emmausso manda di poco a lato un velenoso rasoterra. All’89’ esce alto un tiro di Karic. Poi l’aione del pari. Cross dalla trequarti per Lescano, De Lucia avventa l’uscita e lascia la porta sguarnita per il 2-2 finale.