Penultimo in classifica, con il morale a terra e anche sconfitto nel derby. Il Foggia Calcio va K.O. anche con il Taranto per la quarta sconfitta nelle prime sei giornate di campionato. A regalare il successo al Taranto è un rigore di Infantino nelle battute finali del primo tempo. La sconfitta del Foggia vene resa più amara dalle espulsioni di Malomo e Costa, oltre dal rigore sbagliato da Vuthaj.
DERBY NON DERBY – Taranto e Foggia si incontrano per la trentaseiesima volta in uno dei derby più giocati di Puglia, ma anche, per questa edizione, il derby più inconsueto degli ultimi tempi. Da un lato il Taranto subisce la contestazione della tifoseria nei confronti della società e gioca in uno stadio vuoto (ci sono, invece, dopo 14 anni di assenza i tifosi rossoneri). Il Foggia la contestazione l’ha già metabolizzata, reduce com’è da un inizio di stagione stentato (una vittoria e un pareggio nelle prime 5 giornate) e dalla risoluzione contrattuale con il tecnico Boscaglia.
PANCHINA FOGGIANA – In panchina, al suo posto, va il giovanissimo Antonio Gentile, foggiano doc ed ex calciatore dei dauni in Serie D. L’anno scorso ha allenato nel Settore Giovanile del club e quest’anno, invece, ha fatto parte dello staff del tecnico siciliano. Il suo ruolo è quello di traghettatore, in attesa della nomina del nuovo tecnico attesa ad inizio della prossima settimana.
FORMAZIONE – Il tecnico Gentile sceglie il 4-3-1-2 ma in versione più coperta rispetto a quello proposto da Boscaglia. Petermann è il regista con Odjer e Di Noia ai suoi lati. In attacco la più grande novità: c’è Schenetti nella posizione di trequartista alle spalle di Vuthaj e D’Ursi. In difesa Sciacca Malomo rileva lo squalificato (3 giornate) Di Pasquale mentre a destra Garattoni rileva Leo.
INIZIO-NO – All’ingresso in campo c’è solo il Taranto che in cinque minuti sfiora più volte il gol. Dopo un minuto un colpo di testa di Tommasini termina di poco alto, ma l’arbitro aveva fischiato fallo per una spinta su Malomo. Al 4′ Tommasini ci riprova: tiro dalla distanza e respinta di Nobile con i pugni. Romano ci prova sulla ribattuta, ma il tiro viene respinto con il corpo da Costa. Ancora un giro di lancette e ancora il Taranto va vicino al gol. Il portiere del Foggia deve respingere con i pugni una conclusione ravvicinata di Labriola, intrufolatosi con rapidità tra i centrali del Foggia.
CRESCE IL FOGGIA – La squadra di Gentile si posiziona meglio in campo e comincia a macinare gioco. All’ 8′ Vuthaj combina con Schenetti che arriva alla conclusione da posizione defilata, ma il portiere è attento e respinge con i piedi. Al 19′ una sgroppata di Vuthaj porta al radente al centro per D’Ursi, che calcia quasi a colpo sicuro, ma il portiere si salva in angolo con una parata di istinto. Al 33′ è la traversa a dire no al gol del Foggia su inserimento di Schenetti alle spalle della difesa ionica. Il trequartista riceve palla su filtrante di Di Noia e solo davanti al portiere calcia con potenza, colpendo la base della traversa.
GOL TARANTO – Al 35′, nel momento migliore del Foggia, il Taranto conquista un inatteso calcio di rigore. Malomo strattona Romano, sbucato tra le maglie difensive (il fallo era fuori area?) ed è calcio di rigore. Per Malomo, espulso, è il terzo penalty causato in questo inizio di stagione. Al 38′ Infantino sblocca la partita spiazzando il portiere. Gentile corre ai ripari e togli Odjer in favore di Papazov. Al 45′ Infantino ha la palla anche del raddoppio: salta Sciacca e calcia sfiorando il palo tutto solo davanti a Nobile.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa e nessun cambio anche nell’andamento del gioco. Al 59′, per vivacizzarlo, Gentile manda in campo Ogunseye al posto di D’Ursi. Non accade niente di particolare. La partita camomilla si sveglia al 78′, minuto in cui il Foggia si vede fischiare un rigore per una spinta (probabilmente inutile) in area ai danni di Vuthaj. I giocatori del Taranto provano a scavare il terreno nei pressi del dischetto del rigore, i giocatori del Foggia se ne accorgono e provano a reagire, probabilmente con troppa veemenza. Costa spinge, un difensore del Taranto vola a terra e l’arbitro espelle il foggiano. Vuthaj dal dischetto si fa respingere la palla, debole e centrale. Dallo Iacovone è tutto.