Il sapore del pareggio con il Sorrento è quello di un brodino caldo per un Foggia convalescente dopo la settimana “no” che ha portato un solo punto in tre partite giocate. L’uno a uno dello Zaccheria premia un Sorrento attento nel difendersi e scaltro, tanto nel segnare in contropiede che sigla il vantaggio, quanto nelle perdite di tempo. Punisce, di contro,un Foggia che per larghi tratti della partita fa fatica ad entrare in area e a rendersi pericoloso come la mole di gioco sviluppata a centrocampo vorrebbe. I due attaccanti giocano distanti tra loro e i centrocampisti non si inseriscono nei varchi.

FORMAZIONE – Il tecnico del Foggia Cudini sceglie il 4-3-1-2 con alcune novità. A centrocampo il play è Vacca, che rileva Marino (indisponibile). In attacco torna titolare Carlos Embalo a far coppia con Tonin. Schenetti agisce alle loro spalle da trequartista.

PRIMO TEMPO – La partita inizia con un Sorrento attento in difesa, ben raccolto dietro alla linea del pallone, ma pronto a proporsi in attacco. Al 3’ De Francesco scodella una interessante punizione sul secondo palo. Il pallone morbido, dopo essere solo stato sfiorato da alcuni calciatori, piomba sui piedi di Blondett. Il calciatore sorrentino non è però pronto e tocca il pallone senza imprimere potenza e il portiere para. Al 9’ il Foggia risponde. Recuperare palla in attacco con Di Noia, braco a sradicare il pallone dai piedi di un avversario, Embalo se ne impossessa, punta l’area, salta un difensore e calcia. La palla esce di poco a lato mentre Schenetti si dispera perché, tutto solo, avrebbe potuto ricevere un suo passaggio per calciare a rete. Un botta e risposta, quello appena descritto, a cui fa seguito un progressivo spostamento in avanti della manovra del Foggia. Al 19’ i padroni di casa provano una combinazione spettacolare. Embalo e Schenetti invertono i ruoli: il primo suggerisce un assist al bacio al centro dell’area, il secondo sfiora l’incrocio dei pali con un tacco volante. Il Foggia gioca, rumina calcio, ma fatica ad entrare in area e quindi non segna. Lo fa il Sorrento, invece ed in pieno contropiede. Al 25’ un lancio lungo coglie Ravasio sul filo del fuorigioco (non senza dubbi legati alla sua posizione), l’attaccante entra in area da posizione defilata e con un rasoterra angolato infila la porta di Nobile. Uno a zero. Il match cambia. Il Sorrento diventa più aggressivo sui portatori di palla e appena può guadagna tempo prezioso spezzettando il gioco e ritardandone la ripresa. Il Foggia prova a costruire ma non punge mai. La reazione dei pugliesi è tutta nel tiro di Tonin al 44’ ma il suo rasoterra dal limite è di molto a lato.

SECONDO TEMPO – L’intervallo sembra portare consiglio al Foggia che quantomeno entra in campo con un piglio diverso. Gli effetti si vedono subito e rendono il Foggia finalmente concreto. Al 47’ Fusco si immola su bordata di Schenetti dal limite, respingendo col volto un tiro indirizzato sotto la traversa. Il trequartista è ispirato e al 50’ propizia il gol del pareggio. Schenetti calcia dal limite, il portiere respinge e Embalo in spaccata pareggia. Uno a uno. Lo Zaccheria torna a fremere e spinge i suoi satanelli. Al 54’ Schenetti da posizione defilata impegna il portiere alla respinta a mano aperta. Al 57’ Cudini cambia. Esce Vacca ed entra Tounkara. Il modulo diventa un 4-2-3-1 con proprio il neoentrato a svolgere il ruolo di prima punta. Poco dopo, al 61’, si fa male Rizzo, che viene rilevato da Vezzoni. Il risultato del cambio di modulo, però, è solo un’inferiorità numerica in mediana che di conseguenza ripropone in avanti il Sorrento. Tant’è che al 64’ gli ospiti attaccano e colpiscono anche un palo con Cuccurullo, entrato in area da sinistra per concludere un’azione lunga e articolata sul quale il Foggia non riesce a chiudere. Al 72’ altri cambi. Escono Embalo, Martini e Schenetti, entrano Peralta, Odjer e Papazov. Il modulo diventa un 3-4-3 ma non succede niente. Per i brividi bisogna aspettare il finale. Al 90’ Garattoni di testa, solo davanti al portiere, manda di qualche centimetro al lato un suggerimento da sinistra di Salines. Lo Zaccheria impreca mentre l’arbitro sventola il secondo giallo e quindi il rosso a Marcone, il portiere del Sorrento, per l’ennesima perdita di tempo. Non ci sono più cambi a disposizione e tra i pali va La Monica che con due uscite alte blinda il risultato dinanzi a un Foggia che non è riuscito a calciare a rete nell’infuocato recupero.

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