Il fuoco nelle vene, quello dello Zaccheria, tornato ad ospitare i tifosi e quello dei calciatori del Foggia Calcio, che in sette minuti agguantano e ribaltano la Turris al termine di una partita combattuta, a tratti spigolosa, che ad un certo punto sembrava essere definitivamente scivolata via dalle mani del Foggia. Il vantaggio dei corallini, giunto al 70’, era una promessa infausta di sconfitta, annunciata da una maggiore pericolosità degli uomini di Caneo che ai punti avrebbero meritato qualcosa in più. Chiamiamolo effetto Zaccheria. Lo stesso che ha animato i playoff della passata stagione all’insegna del non voler mollare mai e di crederci sempre. La partita Foggia – Turris è un film da rivivere fotogramma dopo fotogramma, partendo dall’inizio.
FORMAZIONE – Il tecnico Cudini deve far fronte a numerose assenze. La difesa è falcidiata con le assenze per infortunio di Marzupio (tempi di recupero lunghi), Rizzo e Garattoni. In panchina va il neo acquisto Riccardi (svincolato dal Siena). Problemi anche in attacco con Beretta e Tounkara out per infortunio. Nonostante l’emergenza in campo il Foggia si schiera con il 3-5-2. Di Noia si abbassa nei tre di difesa assieme a Carillo (centrale) e Salines. Sugli esterni agiscono Antonacci e Vezzoni. A centrocampo con il play Marino e Martini c’è Schenetti. In attacco la coppia Peralta-Tonin.
PRIMO TEMPO – La partita inizia all’insegna dell’agonismo esasperato, unito a una buona dose di tatticismo. La pressione è talmente alta (da una parte e dall’altra) che a creare gli “strappi” sono spesso i difensori rossoneri: rubano palla infilandosi nella rete di passaggi avversaria e si lanciano in avanti sorprendendo le marcature di Caneo. Ci provano prima Carillo e poi Salines (e due volte Marino, il play), ma gli effetti sono blandi. La Turris gestisce bene palla e con gli esterni alti costringe il Foggia ad abbassarsi. I corallini agiscono soprattutto a sinistra, dove Salines stringe in marcatura su Maniero (leggermente decentrato) e Vezzoni si abbassa su Nocerino (l’esterno del tridente). Ne deriva una superiorità numerica dei campani con Contessa, l’esterno di difesa del 3-4-3, che si trova spesso libero di ricevere il passaggio e di impostare, seppur con alterne fortune. Tutti i pericoli per il Foggia arrivano proprio da quella parte. Il primo sussulto si registra solo al 27’ con un’incursione di Nocerino da sinistra. Il calciatore della Turris si accentra e calcia di destro a giro ma trova una deviazione. Al 40’ una sventola di Frascatore dai venti metri esce di un metro a lato.
SECONDO TEMPO – Dopo solo un minuto dalla ripresa il Foggia rischia. Contropiede nato da una palla persa da Antonacci in attacco, Maniero apre a sinistra per il solissimo Nocerino che entra in area e prova a piazzarla ma Nobile respinge uscendo a valanga. Poco dopo è Tonin a rispondere per i rossoneri con un’azione insistita sulla sinistra. L’attaccante resiste alla pressione di un avversario, entra in area ma calcia debolmente. Al 55’ il Foggia va vicino al gol. Sassata dai venti metri di Marino che si stampa sulla traversa, la palla rimbalza verso l’esterno e Peralta ci riprova al volo ma un difensore mura in fallo laterale. Caneo cambia. Fuori Nocerino dentro D’Auria. Al 62’ Franco ci prova anche lui dalla distanza: tiro potente ma centrale e il portiere para. Subito dopo i cambi. Nel Foggia esce uno stremato Tonin, rilevato da Embalo. Nella Turris out il fantasista Giannone e Maniero, dentro Matera e De Felice. Non cambiano gli schieramenti. Nuovo brivido al 68’ quando Miceli di testa su angolo manda a lato di poco. Cudini cambia passando al 3-4-1-2, avanzando Schenetti dietro le punte. Al 70’ la Turris segna. Azione contestata dal Foggia, che invoca un fallo a centrocampo, parte in contropiede la formazione campana che arriva al tiro con De Felice, Nobile la tocca ma non la blocca, la palla danza verso la linea di porta e Scaccabarozzi segna appoggiandola in rete. Al 76’ il Foggia la riequilibra con Embalo: tiro da fuori e portiere sorpreso. Uno a uno. Ancora cambi per Cudini, fuori Vezzoni e Martini, dentro Papazov e Rossi. All’83’ il Foggia la ribalta. Azione sulla destra di Schenetti, palla al centro per Salines che in spaccata segna. Cudini toglie Schenetti e Peralta e inserisce Vacca e Idrissou Subutan. Il primo veste i panni di rifinitore, il secondo di attaccante. Il finale è solo arena, nervi e sudore. Anzi, sorrisi, quelli del Foggia.