Era nell’aria, dopo il rincorrersi delle voci sui contatti già in essere e soprattutto dopo le anticipazioni rese alla trasmissione “90° rossonero” della scorsa settimana dall’avv. Giorgio Stoduto. Come detto durante la puntata del format condotto da Pino Autunno e Massimo Marsico, questa settimana avrebbe potuto essere quella decisiva per aprire i contatti per l’acquisizione del club rossonero. E, come appreso dalla nostra redazione, i contatti ci sono stati, in particolare a partire da lunedì. Contatti conoscitivi, che si sono svolti nella piena disponibilità di entrambe le parti ad aprire un dialogo. E così, nel pomeriggio di oggi (rispettando pienamente i tempi ipotizzati da Stoduto), è partita la proposta di acquisizione del 51% delle quote della Corporate (detentrice dell’80% delle quote del Calcio Foggia 1920), attualmente in mano al presidente Nicola Canonico.

Chi sono gli acquirenti: la Fortore Energia di Antonio Salandra fa partire l’offerta per l’acquisto del Foggia

Ma da chi è composto il gruppo anticipato dall’avv. Stoduto la scorsa settimana? Si tratta di un’operazione abbastanza articolata che vede al centro del progetto una importante Holding del nostro territorio: si tratta della Fortore Energia S.p.A., affermata azienda con sede a Lucera e operante nel ramo delle energie alternative. Sorta nel 2001 come innovativa joint-venture tra le Comunità Montane del Fortore Beneventano e dei Monti Dauni Settentrionali per operare nel ramo delle rinnovabili, opera il salto di qualità nel 2004 con l’ingresso di imprenditori privati attratti dal progetto industriale. Il core business della società è l’eolico: nel 2005 sorge il primo impianto da 22 MW presso Roseto Valfortore e, nel biennio  a seguire, le centrali eoliche di Spina, Monticelli, Franciosa ed Alberona. La società si allarga e diventa una vera e propria holding, con la nascita della Fortore Wind S.p.A a seguito del sodalizio con BKW Italia S.p.A., primario operatore nel settore della produzione di energia da fonte eolica. Infine, con la Fortore Futura Srl (2016), l’ulteriore riassetto della società che vede da quel momento in poi l’imprenditore Antonio Salandra, originario di Biccari, al vertice della holding.

E sarebbe stato proprio Salandra, grande tifoso del Foggia, ad aver rotto gli indugi. E così nel pomeriggio di oggi il gruppo ha formalizzato a Nicola Canonico il suo interesse ad acquisire le sue quote di maggioranza in seno alla Corporate. Il patròn del club, non più tardi di ieri (come pubblicato stamani sulle colonne della “Gazzetta del Mezzogiorno”), stigmatizzando la proposta pervenuta dal commercialista calabrese Salvatore Varano (“Non la prendo in considerazione, non si capisce chi siano gli imprenditori che rappresenterebbe”), aveva al contempo dichiarato che “nel caso fosse arrivata una proposta d’acquisto credibile e da gente seria, sarebbe stata valutata”. Il tutto – fermo restando la ribadita disponibilità a proseguire nel suo programma per il Foggia – in un’ottica “migliorativa per il bene del club”. Un concetto, d’altro canto, espresso anche nella conferenza stampa post-divorzio con Zeman. Una sostanziale apertura, sia pur ribadendo la “fase di serenità societaria attraversata dal club” con il suo avvento, che sembra oggi spiegarsi con i contatti avvenuti negli ultimi tre giorni, in un clima che – a quanto ci è stato possibile raccogliere – sembra essere piuttosto disteso e collaborativo nei rapporti fra le parti.

In tutto questo, resta l’attesa per quanto potrebbe scaturire dall’udienza in programma domattina presso il Tribunale di Bari in merito al contenzioso in atto tra i due soci della Corporate che potrebbe imprimere accelerazioni o novità alle dinamiche in atto. La vicenda Calcio Foggia sembra dunque arrivare a un momento importante, in attesa di comprendere i possibili sviluppi del dialogo apertosi in questa settimana. Mentre, dal canto suo, Zdenek Zeman, oggi ospite dei docenti e degli studenti dell’Istituto Tecnico “Blaise Pascal”, ha a sua volta confermato un concetto più volte lasciato intendere nelle ultime settimane: “Ora non ci penso, anche perché so che la società non è in vendita. Però, se dovesse arrivare un’altra proprietà, sarei disponibile a parlare”.

Giancarlo Pugliese

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