Erano trascorsi vent’anni dall’ultimo precedente, ma per il Foggia la visita al Giugliano si conferma avara di soddisfazioni. Sotto i riflettori (semi-accesi) del Partenio di Avellino, i rossoneri incappano in una prestazione lontana parente da quelle della lunga striscia positiva. Il Giugliano interpreta perfettamente la gara, dando l’impressione di aver compreso le peculiarità dell’avversario, impedendo ai ragazzi di Gallo di svilupparne gli aspetti migliori ed amplificandone i peggiori, soprattutto nelle transizioni.

Turn-over a parte (Di Noia recupera il posto in mezzala mentre Nicolao va a destra al posto di Garattoni, in un undici iniziale pieno zeppo di mancini), la vera sorpresa nel Foggia è in panchina: Gallo si porta il redivivo Markic, che i più erano convinti avesse rescisso in illo tempore; inserito in lista nelle ultime ore, è ricomparso a sorpresa. Con lui in panchina sono ben 4 i ragazzi aggregati dalla Beretti, di cui 2 (Capogna e Battimelli) alla prima convocazione in assoluto. Con D’Ursi, Malomo e Schenetti, è fuori dal radar delle convocazioni anche Raccichini.

LA PARTITA – Squadre schierate a specchio, entrambe con concetti simili. Il Giugliano di suo ci mette un pressing aggressivo cui il Foggia fatica a prendere le misure. E così l’inizio non arride ai rossoneri: è solo l’11’ quando Gomez taglia tutta la difesa rossonera servendo Nicolas Rizzo con uno splendido assist in diagonale; l’argentino rientra sul sinistro e fulmina Dalmasso a fil di palo. Il vantaggio non scuote il Foggia: pochi minuti dopo la gran botta su punizione di Gladestony sibila a lato mentre Costa, al 18′, deve salvare come può sull’ennesima scorreria da sinistra di Gomez. Il Foggia dal canto suo prova senza grande successo a ritrovare un bandolo alla matassa confezionata dall’avversario: i rifornimenti a Vuthaj e Peralta latitano, perdendosi in linee di passaggio velleitarie o troppo prevedibili. E’ anzi il Giugliano a sprecare con Rizzo al 29′ un velenoso contropiede 3 contro 2 mentre Di Pasquale è miracoloso nel salvare sulla linea la deviazione in rete di Salvemini sul corner campano. I rossoneri chiamano in causa Sassi solo al 38′ col colpo di testa di Frigerio (sul solito cross di Costa) che costringe il portiere gialloblù (abbigliato in maniera pressocchè identica a quella del direttore di gara) ad una difficile deviazione in angolo.

LA RIPRESA – I problemi non sono finiti per i rossoneri: al 6′ ancora uno scatenato Gomez innesca di tacco Felipe: sul cross rasoterra del brasiliano Dalmasso deve smanacciare ma il più lesto di tutti è Di Dio che brucia Costa e insacca a porta vuota. A questo punto Gallo ne ha abbastanza e procede addirittura a 4 cambi simultanei: fuori Petermann, Costa e le due punte, dentro Chierico, Garattoni, Ogunseye e Tonin. Il modulo resta però il medesimo, con Nicolao spostato a sinistra e Di Noia play. Il Giugliano va in controllo e il Foggia sembra sbattere contro un muro fino a quando uno svarione del centrale di casa non libera Ogunseye al tiro: botta terrificante ma centrale, che Sassi salva in due tempi in corner: la buona notizia per il Foggia è che dall’azione d’angolo Nicolao sviluppa un ottimo cross pennellato sull’inserimento perentorio di Frigerio: 2 a 1 e Gallo che imposta i suoi con la difesa a 4, inserendo Peschetola per Rizzo e impostando i suoi per il forcing finale con una sorta di 4-3-1-2. Di Napoli corre ai ripari, abbassando i suoi con Iglio al posto di Gomez. Ancora Frigerio (79′) non arriva per un attimo sull’appoggio di testa di Ogunseye, ancora su corner. A questo punto il Foggia spinge: rossoneri sempre primi sul pallone, ma per il pareggio occorre ringraziare la coppia centrale di casa: è il 92′ quando sulla palla lunga dalle retrovie Ogunseye spizza in avanti; pasticciaccio giuglianese con tragico retropassaggio di testa di Oyewale su cui si avventa Tonin superando Sassi e buttando in rete a porta vuota il pari rossonero. Ma il finale è allucinante per i satanelli che, non paghi, addirittura chiudono in 9 uomini nella metà campo avversaria: è un errore di concetto incredibile come incredibile resta il modo con cui da rimessa laterale a favore, i rossoneri si ritrovano a difendere 1 contro 1 sull’immediato rilancio di Poziello. Salvemini brucia lo stanco Di Pasquale sulla corsa e brucia Dalmasso sul suo palo. E’ il 94′, a soli 60 secondi dal fischio finale. Una mazzata per il Foggia, che punisce in modo cruentissimo una squadra apparsa in troppi momenti della gara meno concentrata degli avversari e poco tranquilla nel cercare una reazione. E’ questa, forse, la notizia peggiore della serata.

Giancarlo Pugliese

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IL TABELLINO / GIUGLIANO-FOGGIA 2-0 (1-0)

Reti: 11′ Rizzo, 51′ Di Dio, 72′ Frigerio (F), 92′ Tonin (F), 94′ Salvemini

Giugliano (3-5-2): Sassi; Biasiol, Berman, Oyewale;  Di Dio (90’Ghisolfi) Gladestony, Felipe (90’Ceparano), Poziello, Gomez (73’Iglio); Salvemini, Rizzo (65’Nocciolini). All.: Di Napoli – A DISP.: Viscovo, Rob Coprean, Ceparano, Iglio, Felici, Scanagatta, Rondinella, Aruta, De Francesco, Ghisolfi, Nocciolini, Kyeremateng
Foggia (3-5-2): Dalmasso; Sciacca, Di Pasquale, Rizzo (72’Peschetola); Nicolao, Frigerio, Petermann (54′ Chierico), Di Noia, Costa (54′ Garattoni); Peralta (54′ Tonin), Vuthaj (54′ Ogunseye) All.: Gallo – A DISP.: Nobile, Illuzzi, Papazov, Markic, Leo, Garattoni, Chierico, Rotoli, Peschetola, Iacoponi, Battimelli, Capogna, Tonin, Ogunseye

Arbitro: Sig. Abdoulaye Diop della sezione di Treviglio

Note: Ammoniti Di Dio (G), Oyewale (G), Poziello (G); Di Noia (F). Angoli: 6 a 3 per il Foggia.

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