A sprazzi, ma sempre più “Zemaniano”. Il Foggia cresce a piccoli passi e acquisisce, sicurezze, automatismi e voglia di divertirsi. La vittoria 4-1 con il Potenza è l’esempio di quello che scriviamo. Non in tutti e novanta i minuti il Foggia è stato veloce e preciso, ma in quei momenti che vi è riuscito il Potenza ha fatto acqua da tutte le parti. Il primo tempo è divertente, con un Foggia molto propositivo, che passa con un gol di Ferrante, e un Potenza attento a colpire in contropiede. Nella ripresa i rossoneri calano e il Potenza conquista campo, fino al pareggio . Poi, con i cambi e l’ingresso in campo di Petermann a centrocampo e Di Grazia sull’esterno, il Foggia torna a dettare il gioco. In cinque minuti a metà della ripresa arriva il KO. Segnano Petermann, Merkaj e Curcio.
PRIMO TEMPO – Il Foggia è votato all’attacco e gioca bene. Al 3′ una verticalizzazione di Gallo lancia Merkaj verso la porta ma l’assistente Rizzotto ferma tutto per posizione di fuorigioco. All’8′ Curcio apre per Merkaj, cross teso per Ferrante che di testa vola più alto di tutti e supera il portiere. Uno a zero. All’11’ un tiro svirgolato da Markic su calcio di punizione manda a rete Ferrante, ma il suo tiro è potente ma centrale e il portiere para. Al 17′ il Potenza protesta per un fallo di mano della barriera su un calcio di punizione dal limite, ma lo fa inutilmente. Sul contropiede della azione seguente Petermann arriva al tiro da buona posizione, seppur molto defilata, ma la difesa lo mura in angolo. Al 19′ è il Foggia a reclamare per un rigore per una trattenuta in area ai danni di Rocca, ma anche in questa occasione l’arbitro lascia proseguire. Un minuto dopo Alastra deve respingere un tiro di Sandri e subito dopo Sciacca si oppone respingendo una conclusione di Salvemini. Al 36′ il Potenza spreca con Coccia che da buona posizione manda di molto alto sulla traversa. Al 37′ il Foggia protesta per un nuovo rigore per fallo di mano di uno dei difensori, ma le proteste portano solo il cartellino giallo per Ferrante. Lo stesso attaccante al 45′ si libera per la conclusione con il sinistro ma la palla esce di poco a lato.
SECONDO TEMPO – I rossoneri perdono un po’ di consistenza a centrocampo e il Potenza poco a poco ne approfidda avanzando il raggio di azione e al 7’s.t. pareggia con un lancio lungo deviato da Romeo e finalizzato da Ricci, con un diagonale che tocca la base del palo ed entra in porta. All’11’s.t. Salvemini prova anche a ribaltare il risultato, con un tiro a giro dal limite ma la palla esce a lato. Al 20’s.t. Curcio elude il fuorigioco e si presenta davanti al portiere ma il tiro viene respinto dallo stesso. Zeman inserisce Petermann e Di Grazia e la partita cambia. Il centrocampo torna ad essere argine e riecco tornare i rossoneri in vantaggio. Al 24’s.t. Proprio il paly Petermann incrocia il sinistro nel sette della porta rossoblu.. Il terzo gol arriva subito dopo: combinazione Martin-Merkaj, cross da destra radente e palla da depositare in rete. Ancora qualche secondo ed ecco anche il poker: combinazione volante tra Merkaj e Curcio, con quest’ultimo che tocca il pallone e lo spedisce sotto il corpo del portiere. Tutto molto zemaniano. Il pubblico inneggia al tecnico di Praga e applaude per diverso tempo al termine dell’incontro dello Zaccheria.