Come si gestisce un calciatore importante, soprattutto se c’è in ballo un rinnovo complicato? Se lo stanno chiedendo in Spagna, sia a Barcellona che a Madrid. Se il caso Messi fa ovviamente scalpore, anche alla Casa Blanca hanno un problema non da poco perchè il Gran Capitan Sergio Ramos è attualmente libero di firmare con chiunque, considerando che il suo contratto scade a giugno. Le trattative sono in corso, ma lo scontro di personalità con Florentino Perez (con cui i dissapori non sono mai mancati) rischia di far crollare tutto. E per il Real potrebbero essere guai, come spiega Diego Forlan a El Larguero. L’ex attaccante di Atletico Madrid e Inter ha una sua teoria al riguardo e la spiega in maniera molto chiara.
ERRORE – “Sarebbe un peccato se non ci fosse il rinnovo, se un giocatore con la sua carriera fosse costretto ad andare a finirla da un’altra parte. Ramos è in forma e fa ancora la differenza, difensivamente è ancora una sicurezza e la sua presenza tiene su un reparto. Nessun club si può basare su un solo calciatore perchè fare bene dipende da tutti, ma il Real rischia di commettere con Ramos lo stesso errore che ha fatto il Barcellona con Luis Suarez. Sono giocatori importanti in una rosa, ci sono negoziazioni e bisogna capirlo da entrambe le parti. È un giocatore importante e che sta meglio di molti giovani”. Insomma, il Real deve fare attenzione e valutare quanto perderebbe senza il Gran Capitan.
LIMITI – Che da parte sua, però, deve rimanere all’interno di certi limiti e non ritenersi più importante dello stesso Real Madrid. “Nessun calciatore può essere più importante di un club. Quando si permette una cosa del genere si commette un errore. È importante avere un giocatore come Ramos, che può essere come Cristiano o come Messi, ma non è facile gestirlo nè porgli dei limiti. Ma quando questi vengono superati, ci deve essere qualcuno che lo fa notare e che li fa rispettare. Non so se questo è il caso, ma avere un calciatore di questo calibro è importante per un club e bisogna prendere decisioni. Ci sono giocatori che si sono guadagnati la possibilità di essere un gradino al di sopra degli altri, è logico, visto quello che hanno vinto, l’importante è che non si superino i limiti. E infatti c’è da chiedersi come mai sia stata presa la decisione di lasciare andare Suarez, uno di quei calciatori in grado di fare la differenza”. Un paragone che certamente fa sudare freddo parecchia gente dalle parti di Valdebebas.