La doppietta di Ogunseye (e gli errori della giovane squadra bianconera) consente al Foggia di battere 2-1 la Juventus Next Gen nella semifinale di andata. Ma è solo la prima manche e Gallo lo ricorda a tutti nella consueta conferenza post partita:

Sono contento di questo match ma consapevole che tutto è ancora apertissimo: il 2-1 è un risultato che mantiene tutto in bilico, ma la mia squadra le partite “dentro o fuori” le ha sempre interpretate alla grande e per questo sono fiducioso.

Gara difficile ma che ha evidenziato aspetti positivi per il tecnico rossonero.

Era importante ragionare da squadra e i ragazzi l’hanno capito. Bisogna mettere da parte l’io e pensare al noi, è questo il modo in cui si può lavorare e crescere. Abbiamo giocato solo il primo tempo di una partita difficile, in attesa del ritorno. L’avevo detto: solo chi non conosce i ragazzi della Juventus Next Gen poteva pensare a una partita semplice. Loro hanno dimostrato di avere qualità. Ma mi piace però sottolineare la voglia da parte dei miei di restare sempre in partita, di attaccare anche dopo aver subito il pareggio. Sono soddisfatto perché la squadra ha dimostrato di non aver perso il filo che ci aveva portato ad ottenere risultati importanti. I momenti di flessione esistono in una stagione, bisogna avere la capacità di gestirli e superarli.

La svolta, secondo Gallo, arriva dopo l’intervallo:

La Juve Next Gen è una squadra di talenti e di grande prospettiva. Nel primo tempo siamo stati troppo timorosi e li abbiamo aspettati. Nella ripresa abbiamo cambiato modo di attaccare per non lasciargli una costruzione dal basso tranquilla. Abbiamo alzato il baricentro pressando alti e restando compatti, e quindi anche loro che sono bravi possono sbagliare. Vero che il secondo gol nostro c’è un errore da parte loro, ma è un incidente frutto della nostra pressione alta. Dovevamo essere più aggressivi dall’inizio, ma l’inerzia della partita ha detto questo: siamo passati in vantaggio subito, prendendo il pari su una palla inattiva: sull’1-1 un po’ di preoccupazione è venuta fuori. Nell’intervallo ho chiesto ai ragazzi di togliersi qualsiasi tipo di timore, di affrontare la Juventus in maniera aggressiva: nonostante un buon primo tempo da parte loro ero convinto che avremmo potuto fargli male se fossimo stati più aggressivi

LA REDAZIONE

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