L'attaccante dello United sempre più nel baratro: in mattinata è finito ancora in manette per aver tentato di contattare la ex che lo ha denunciato. Lunedì apparirà davanti al giudice di Manchester

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

Mason Greenwood è di nuovo nei guai. L’attaccante dello United, sospeso da gennaio perché accusato di stupro e violenze, è di nuovo finito in manette per aver violato i termini della sua libertà su cauzione. "Confermiamo l’arresto di un 21enne per la violazione dei termini del sul rilascio" ha fatto sapere la polizia di Manchester.

L'arresto

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Greenwood è finito in manette questa mattina presto. Secondo le prime indiscrezioni, l’accusa sarebbe quella di aver cercato di contattare la sua ex fidanzata, Harriet Robson, la donna che in gennaio, secondo le accuse, avrebbe stuprato e picchiato. Era stata lei stessa a denunciare l’accaduto, pubblicando sui social video e foto delle sue condizioni dopo l’aggressione. Greenwood era finito in manette subito dopo e immediatamente rilasciato su cauzione in attesa delle indagini, ancora in corso. L'accusa di cui dovrà rispondere è però pesantissima: "Tentato stupro, aggressione aggravata e comportamenti atti al controllo di un'altra persona contro la sua volontà". Greenwood apparirà per la prima volta lunedì davanti a un giudice di Manchester.

Sponsor in fuga

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Dal momento dell’arresto, lo United ha sospeso quello che era uno dei suoi prospetti più interessanti: non può né giocare né allenarsi con la squadra. All’indignazione dell’arresto erano seguite le reazioni degli sponsor, Nike in testa, che avevano abbandonato il giocatore nonostante accordi milionari. Ora questo nuovo arresto: le indagini sono ancora in corso, ma la posizione di Greenwood è sempre più complicata.

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