Tra i tanti protagonisti del mondo del calcio che amano il golf c'è anche Pep Guardiola. E in una chiacchierata, il tecnico catalano ha spiegato cosa lo affascina così tanto di questo sport. Con una frecciatina...ai direttori di gara del calcio!

Sono tanti i protagonisti del mondo del calcio che amano il golf. C'è Marco van Basten, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha continuato con i prati verdi, scambiando il pallone con mazze e palline. Poi c'è Gareth Bale, uno le cui priorità sono state a lungo...il Galles, il golf e poi, forse, il Real Madrid. Ma un altro fan di una certa importanza è Pep Guardiola. In una chiacchierata sul canale Youtube Tubes & Ange Golf Life, il tecnico catalano ha spiegato cosa lo affascina così tanto di questo sport. Oltre a spiegare cosa abbia a che fare il golf con il suo primo titolo di Premier League vinto, quello della stagione 2017/18.

Guardiola e Fleetwood

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Uno scudetto vissuto assieme a...Tommy Fleetwood, golfista inglese e grande protagonista della Ryder Cup 2018 assieme a Francesco Molinari. Guardiola ha spiegato che quando il City ha vinto matematicamente il titolo con cinque giornate di anticipo, si trovava proprio assieme a Fleetwood. "Il giorno del nostro primo titolo ero con Tommy. Avevamo giocato assieme ed eravamo al bar del club, mangiando patatine e bevendo birra. Abbiamo cominciato a vedere la partita in TV, ok, 0-0, 0-0...". Poi il West Bromwich batte a sorpresa lo United di Mourinho ed è ora di festeggiare. "Ero in macchina quando mi sono reso conto che il West Bromwich aveva vinto e che eravamo campioni". E anche Fleetwood avrà festeggiato, almeno per amicizia, visto che lui...tifa Everton.

Sport senza arbitri

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Pep non è l'unico amante del golf nel suo ambiente e ha delle ragioni tutte sue per apprezzare parecchio la disciplina. E soprattutto quella principale non può che far sorridere... "Amo il golf perchè non ci sono gli arbitri! Ed è il gioco più giusto di tutti, tutti quanti cominciano e finiscono nella stessa posizione. Meno tiri fai, più vinci le partite. Non ci sono scuse, se sei il migliore vinci tu. E non ci sono altre persone, in giro per il campo o al di fuori. Questo è bello, è perfetto. Perchè nello sport non esiste la fortuna". Insomma, senza giudici di gara attorno, Guardiola si sente decisamente più sereno. Ma sarà meglio non spiegarlo agli arbitri di Premier League, che potrebbero non prenderla troppo bene...

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