Il giocatore tedesco e la passione per gli asini...
C'è ha la passione dei videogiochi, chi delle auto e chi, come Kai Havertz... degli asini. Il giocatore della Germania e del Chelsea ha raccontato il suo amore per questi animali nel corso di un'intervista al Guardian. Il tedesco ha fondato la ‘Kai Havertz Stiftung', un’associazione benefica che si occupa del benessere degli animali e di fornire assistenza ad anziani e bambini.
Tra i veri passaggio dell'intervista, spicca proprio un particolare sul fatto che l'attaccante del Chelsea abbia ereditato il suo soprannome "ciuchino" da questa passione.
NOMIGNOLO - "Sì, è vero. Alcuni dei miei compagni di squadra mi chiamano così. E non è per il mio modo di giocare a calcio, ma per il mio rapporto speciale con gli asini", ha confermato Havertz."Mi piacciono molto, li trovo calmi, sereni: non vogliono fare molto e sono sempre rilassati, vogliono semplicemente vivere la loro vita. Forse mi piacciono così tanto perché anch’io, in fondo, sono così".
COME RUDIGER - Il giocatore ha spiegato da dove nasce questa sua passione per gli asini: "I miei genitori me ne hanno regalato uno di peluche, poi ne hanno adottati tre veri quando ho compiuto 18 anni. Il primo si chiama Toni, come Rudiger. Dove sono ora? In un rifugio, ed è lì che andavo e vado a rilassarmi dopo una brutta partita".
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