L'ex calciatore del Napoli Gonzalo Higuain ha rilasciato una lunga intervista ad ESPN

L'ex calciatore del Napoli Gonzalo Higuain ha rilasciato una lunga intervista ad ESPN. A seguire le sue principali dichiarazioni riportate qui sotto.

"Sono in un gran momento sia dentro al campo che fuori. Me la sto godendo, sto bene sia fisicamente che mentalmente. Cosa farò a fine carriera? So di essere molto vicino, mi sto preparando per cosa fare una volta smesso. Bisogna essere coscienti. Una volta un compagno mi disse che bisogna ritirarsi quando si sta ancora bene. Si tratta di una decisione difficile ma almeno sei tu a ritirarti dal calcio e non è il calcio che ritira te. So che questo momento si sta avvicinando, ma non ho ancora preso una decisione. Sono pronto per il futuro ma penso che resterò fuori da questo ambiente che ho vissuto tanti anni. Nel futuro non mi vedo nel calcio, poi mai dire mai. Prima voglio finire al meglio la mia avventura al Miami".

"In Argentina non torno da due anni, ho pensato che presto ci tornerò ma non per viverci. Voglio vivere qui, negli Stati Uniti. Non avrei mai pensato di non tornare a vivere in Argentina per i miei amici, per la mia famiglia. Ma purtroppo non si può per tanti motivi. L'inflazione, l'insicurezza, le condizioni in cui vive la gente. Ogni giorno è peggio. La verità è che io sono un privilegiato, tante persone non hanno avuto la mia fortuna. Non tornerò in Argentina".

"A Miami sono felice. Qui negli USA è diverso, da me sono abituato alle critiche, qui non è così. Si cambia opinione troppo in fretta. Se si perdono cinque partite bisogna cambiare allenatore poi se ne vinci cinque pensano che debba vincere il campionato. Così come i gol che realizzi. Secondo me bisogna essere più misurati, ci vuole anche rispetto. Non si può massacrare un calciatore che ha fatto una grande carriera solo perché ha sbagliato un gol. E non parlo di me. Non si può vivere in questo constante cambio di opinione. I momenti brutti mi hanno fortificato e aiutato a vedere la vita in un altro modo".

"Lo hanno banalizzato troppo, non è bello. Molti genitori non si rendono conto della realtà che vivono i propri figli. I calciatori devono godersi il momento, non farsene delle critiche. Ma il bullismo è sempre esistito, purtroppo ci sono bambini a cui fa male. Penso al tempo che ho perso io per queste cose da piccolo e vorrei essere d'esempio per le persone che possono trovarsi a viverlo. Ora sono maturato molto, è tutto ok. Ma ho vissuto brutti momenti anche con la morte di mia madre. Toccare il fondo mi ha fatto crescere. Grazie ai momenti bui sono l'uomo che oggi sono. Il bullismo uccide e la gente non ha coscienza di tutto ciò. Non tollererò mai più nessuna mancanza di rispetto".

"Non so cosa farà a giugno, so che gli scade il contratto. Vederlo in MLS? Sarebbe bello. Lui è come Maradona, può andare ovunque. Sarà una sua decisione. Se venisse sarebbe una rivoluzione straordinaria. Il miglior numero 9? Oggi ti rispondo Benzema e Lewandowski".

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