Il milanista Theo e Lucas potrebbero essere schierati titolari domani contro il Belgio. L'unico precedente post 1945 di due fratelli nella nazionale francese risale al 1973
Dal niente al tutto. Theo Hernandez non fa le cose a metà e dopo aver risposto alla prima convocazione il mese scorso, adesso si ritrova in nazionale pure con il fratello Lucas, già campione del mondo. In teoria da concorrenti diretti, anche se c.t. Deschamps potrebbe schierarli insieme domani contro il Belgio. E sarebbe solo la seconda volta che due fratelli scendono in campo con la maglia francese, dal Dopoguerra in poi. In ogni caso, il rossonero si tiene pronto: "Ma se tocca a Lucas sarò il suo primo sostenitore".
Precedenti
—Prima dell'ultimo conflitto mondiale, c'erano stati altri tre precedenti, ricorda l'Equipe, evocando la prima gara ufficiale dei Bleus, nel 1904. Un 3-3 proprio con il Belgio, dove si esibirono i fratelli Bilot, Charles e Georges. Nel 1920, toccò ad Alexy e Pierre Mony, da titolari stavolta con l'Italia, gara finita 9-4 per gli azzurri. E infine si passa al 1930, per Lucien e Jean Laurent, al Mondiale in Uruguay e sempre contro l'Italia (2-1 per noi). Quindi il grande salto fino al 1973 e ai fratelli Revelli, Patrick e Hervé, insieme nel 3-0 alla Danimarca e l'anno dopo contro la Romania (1-0).
Sogno
—Domani quindi potrebbe essere solo la quinta volta che la Francia faccia giocare due fratelli. Una possibilità concreta se Deschamps optasse per la difesa a tre, affidandosi anche a Lucas che con i Bleus si è laureato campione del Mondo in Russia, da terzino sinistro. Titolo festeggiato da tifoso da Theo che però lo scorso mese ha mostrato tutte le sue doti offensive nel debutto contro la Finlandia (2-0) ma da terzino sinistro in mediana. Per questo il c.t. francese ha inserito il terzino del Milan tra i centrocampisti e potrebbe puntare ancora sul 3-4-3 con entrambi. Comunque vada, i due Hernandez sono già felici: "È qualcosa di straordinario, un sogno d'infanzia che si realizza, grazie al lavoro duro e a nostra madre che ha sempre creduto in noi, anche nei momenti più difficili".
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