Si avvicina il momento in cui il Regno Unito e il mondo intero diranno addio a Elisabetta II. E il club scozzese, o almeno parte della tifoseria, continua la sua quasi solitaria protesta nei confronti della monarchia.

Si avvicina il momento in cui il Regno Unito e il mondo intero diranno addio a Elisabetta II. Dopo la giornata totalmente saltata dopo la morte della Regina, anche l'organizzazione dei funerali della monarca ha avuto ripercussioni sulla Premier League. Sono infatti saltate alcune partite per l'impossibilità di garantire l'ordine pubblico, visto che la maggior parte delle forze di polizia in campo sarà utilizzata proprio per gestire il corteo funebre e la cerimonia. Altrove però si è giocato, tra gli omaggi del pubblico e God Save the Queen cantata dagli spalti. E poi...c'è il Celtic. Il club scozzese, o almeno parte della tifoseria, continua la sua quasi solitaria protesta nei confronti della monarchia.

Già alla notizia della morte della Regina, la maggior parte dei club britannici (e tutti quelli più importanti in Inghilterra) hanno listato a lutto il loro stemma sui social, con immagini in bianco e nero. Tranne il biancoverde del Celtic, che è rimasto. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il Celtic rappresenta la parte di Glasgow composta dai discendenti degli immigrati irlandesi (cattolici e repubblicani) e che il club ha sempre tenuto parecchio a questa identità. Di certo però il club non potrà accettare quanto avvenuto sugli spalti del St Mirren's Park, quando parte dei tifosi ospiti ha disturbato il minuto di silenzio in memoria di Elisabetta II con striscioni polemici e cori contro la famiglia reale e la monarchia.

Come racconta Sportbible, è apparso al centro del settore occupato dai tifosi del Celtic uno striscione con scritto "se odiate la Famiglia Reale battete le mani", accompagnato da canti contro la monarchia mentre i calciatori e il resto del pubblico hanno vissuto il minuto di silenzio applaudendo, anche per coprire quanto stava avvenendo. Alla fine i tifosi del St Mirren hanno sonoramente fischiato quelli del Celtic, a dimostrare la disapprovazione per il comportamento degli ospiti. E anche Steve Carver, il vice del commissario tecnico della Nazionale Steve Clark, presente alla partita per studiare i calciatori che giocheranno durante la prossima pausa, è stato inquadrato mentre scuoteva la testa. Il tutto nonostante l'allenatore del Celtic avesse detto ai suoi supporter di rispettare il minuto di silenzio. Ma considerando che nel match contro lo Shakhtar era apparso lo striscione "fa***lo la Corona", forse c'era da aspettarselo...

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