Gigio può salutare anche se ha un contratto pesante: a Parigi nessuno è sicuro di un posto e il canale con i bianconeri non si è mai chiuso

L'indagine interna ha chiuso in fretta il caso Donnarumma-Neymar. Tuttavia la rumorosa uscita dalla Champions League imporrà fatali riflessioni in casa parigina. Qualcuno pagherà il conto a fine stagione, con Pochettino in cima alla lista degli epurandi. Di riflesso anche le stelle del Psg finiranno sotto la lente d’ingrandimento che guiderà l’ennesimo rinnovamento. In attesa che Mbappé annunci la sua scelta, sia Messi sia Neymar finiscono sul banco degli imputati. E Gigio con loro. Le prossime settimane diranno la verità sugli effettivi equilibri all’interno dello spogliatoio: il rischio che la disfatta spagnola lasci delle ruggini è concreto. E l’ex milanista è nell’occhio del ciclone.

Dualismo

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Sin dall’inizio della stagione l’italiano ha dovuto fare i conti con un’accoglienza freddina, scontando l’evidente popolarità del rivale Keylor Navas. Pian piano lo stabiese ha risalito l’onda, con la forza di carattere che tutti gli riconoscono. Ma il pasticciaccio del Bernabeu ha azzerato tutti i crediti maturati in questi mesi e occorreranno verifiche importanti per capire se sarà il caso di onorare quel contratto sino al 2026 sottoscritto nel luglio scorso. Certo, in questa stagione gli viene garantito uno stipendio che supera gli 8 milioni netti e che arriverà a 9: cifre importanti, al top nel ruolo, per un talento che ha evidentemente ammiratori dappertutto. In Italia in particolare. Come si può far finta di nulla? La Juventus ha flirtato a lungo con lui: tanto è vero che la scorsa estate erano in molti a scommettere sul suo sbarco a Torino a parametro zero. Invece i problemi di bilancio hanno consigliato ai bianconeri di farsi da parte, rispettando l’impegno con Szczesny sino al 2024. Tra l’altro anche il polacco guadagna bene (6,5 milioni netti) e Allegri s’è risparmiato il pericoloso dualismo. Ma se la questione si riproponesse, stavolta alla Continassa come si comporterebbero?

Juve attenta

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L’interrogativo è d’obbligo perché al momento non si intravvedono piste alternative in Serie A per Gigio. E anche negli altri grandi campionati europei le big appaiono indirizzate a confermare i propri numeri uno. E comunque bisogna fare i conti con la volontà di Donnarumma che ha lasciato il Milan con la precisa intenzione di maturare nuove esperienze professionali. Si è reso conto, però, che a Parigi c’è un ambiente particolare: logico, allora, che lui per primo voglia guardarsi intorno: magari per tornare sui suoi passi, cioè in Italia. Oltre ai pro di natura tecnica vanno messi nel conto, comunque, gli aspetti contrari: soprattutto economici. Quanto chiederebbe il Psg per il suo cartellino? In genere chi arriva gratis va via a costi limitati. Ma questa è una vicenda speciale, con evidenti implicazioni ambientali. Si possono mettere nel conto, dunque, delle facilitazioni del Psg, soprattutto se le polemiche dovessero prendere il sopravvento a Parigi. Da notare, poi, l’aspetto fiscale. In virtù del Decreto Crescita Donnarumma avrebbe diritto allo sconto del 50 per cento sulle tasse solo a partire dall’estate del 2023 inoltrata. Invece se il trasloco fosse immediato il suo ingaggio al lordo costerebbe il doppio. Tuttavia è presto per scendere nei particolari, visto che nel calcio tutto cambia in fretta. In ogni caso l’opzione della Juve resta sullo sfondo: come prima, più di prima.

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