Doppiette per Messi e per il 21enne portoghese, segna anche Junior Firpo. L’Atletico però è sempre in vetta a +8

L’uragano blaugrana si abbatte contro il povero Alavés, sgretolato dalle magie di un Messi in formato marziano. Al Camp Nou non c’è partita nonostante il guizzo di Rioja in avvio di ripresa che ha il solo effetto di scatenare la furia dei catalani. La Pulce confeziona uno show personale con una doppietta da urlo nella serata in cui raggiunge Xavi a quota 505 presenze in Liga. Ma è una serata da incorniciare anche per Trincao, a segno due volte dopo il sigillo vincente nella precedente giornata contro il Betis. La squadra di Koeman colleziona così il settimo successo consecutivo (12° risultato utile consecutivo) e aggancia il Real Madrid al secondo posto, restando a -8 dall’Atletico.

Massiccio turnover

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Per districarsi tra le numerose assenze e la necessità di dosare le energie in vista della sfida europea di martedì contro il Psg, Koeman lavora di fantasia affidandosi anche a qualche “canterano”. A cominciare dalla difesa, la novità è la presenza di De Jong a far coppia con Lenglet, a discapito di quell’Umtiti finito sul banco degli imputati dopo la disastrosa prestazione in coppa a Siviglia (il francese entrerà comunque a inizio ripresa per l’uscita forzata di Busquets, vittima di un pestone). In mezzo, nonostante il recupero in extremis di Pjanic, ci sono Riqui Puig e il giovane Moriba. Davanti Trincao vince il ballottaggio con Dembélé per accompagnare Messi e Griezmann.

Nuova società

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È proprio l’ex Braga ad aprire le danze dopo un avvio arrembante dei padroni di casa, ma sul vantaggio catalano c’è anche la firma del debuttante Moriba, bravo a servire il portoghese accorrente a centro area: sinistro di prima intenzione e rasoiata che si infila sul primo palo. L’Alavés ci prova come può in contropiede, riuscendo anche a rendersi pericoloso in un paio di occasioni, ma il Barça è in palla e non fa sconti quando si affaccia dalle parti di Pacheco. Accade al 36’, quando il Var nega il raddoppio a Messi per un millimetrico fuorigioco di partenza di Griezmann. Capita ancora al 46’, pochi istanti prima del riposo, con la Pulce che esplode un violento sinistro da 20 metri su cui il portiere dell’Alavés non può nulla.

Goleada d’autore

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Il doppio vantaggio blaugrana a fine primo tempo è legittimo e meritato, conseguenza di 45’ a senso unico che, tuttavia, non scalfiscono lo spirito battagliero dei baschi. La squadra di Abelardo infatti trova la forza di reagire in avvio di ripresa con la complicità della retroguardia catalana: errore in appoggio di Moriba, difesa sbilanciata e per Rioja è un gioco da ragazzi accorciare le distanze così come aveva già fatto all’andata. Partita riaperta? Niente affatto, perché il Barça è punto nell’orgoglio e riprende a macinare gioco a ritmi vertiginosi. Nel giro di dieci minuti Pacheco è letteralmente graziato da due errori di Trincao e Griezmann a porta spalancata, ma al 74’ il portoghese si rifà chiudendo i giochi dopo un’uscita a valanga di Pacheco. A quel punto i baschi alzano bandiera bianca e colano a picco, tutta colpa del solito Messi che estrae dal cilindro l’ennesima perla: sinistro a giro da fuori area e palla in rete davanti a un Pacheco immobile. Alla festa catalana si iscrive anche Junior Firpo, autore della cinquina all’80’ al termine di una pregevole combinazione tra Messi e Griezmann. Il Psg è avvisato.

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