Lo ha detto il vicepresidente blaugrana Yuste: "Le belle storie devono avere un lieto fine". Xavi: "Sarei il primo a essere felice se tornasse"

Il ritorno di Messi al Barcellona continua a far parlare. Voci, ok. Ma quando invece si tratta di dichiarazioni ufficiali, come quelle di Rafa Yuste, vicepresidente dei Blaugrana, allora c'è da alzare le antenne: "Sono ancora distrutto dal fatto che non sia rimasto con noi - ha detto Yuste nel corso di una conferenza stampa - Certo che vorrei che tornasse, per quello che rappresenta per noi a livello sportivo, sociale ed economico. Siamo in contatto con l'entourage di Leo. Le belle storie dovrebbero sempre avere un lieto fine e nel nostro caso il sentimento è reciproco".

Condizioni

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Il 35enne campione del mondo dopo quasi due decadi in Catalogna ha lasciato il Barça nel 2021 per il Psg dopo che i Blaugrana, in crisi economica, non aveva potuto permettersi di rinnovare il contratto della Pulce. Il suo accordo col club di Ligue 1 scadrà il 30 giugno (con opzione della società di rinnovo per un'altra stagione). "Abbiamo ancora due mesi di duro lavoro per presentare il piano di sostenibilità alla presidente della Liga Tebas - ha aggiunto Yuste - Leo al momento è un giocatore del Psg per cui preferisco non parlarne, ma è chiaro che se ci saranno le condizioni giuste per riportarlo al Barcellona, saremo aperti a questa possibilità. Non abbiamo nessun piano al momento, se accadrà, sarà perché il destino ti porta dove è giusto che tu vada".

xavi

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"C'è di mezzo il fair play finanziario ma soprattutto conterà più la volontà di Messi - ha aggiunto il tecnico del Barça Xavi - rispetto a quanti soldi gli possa offrire il Psg, la Mls o altri club. Dovrebbero accadere molte cose perché un suo ritorno con noi diventi realtà. Se lui vorrà tornare, ne parleremo, ma non è questo il momento per farlo, per Leo, per noi, per il Psg. E' qualcosa di cui ci stiamo occupando, ma da qui a dire che tornerà ce ne passa. Spero che accada, che torni a casa, sarei il primo a essere felice. E' normale che i tifosi siano eccitati all'idea. Sarebbe una 'Last Dance' come è successo per Michael Jordan (in realtà MJ non è mai tornato ai Bulls dopo il ritiro, chiudendo la carriera a Washington, ndr.)".

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