Il diciottenne fenomeno dei blaugrana, che erano a secco di titoli dall'aprile 2021, decisivo con un gol e due assist. Gli uomini di Ancelotti mai in partita: per Xavi primo trionfo al Barça come allenatore
L’ultima volta che il Madrid aveva perso una finale, Gavi aveva 8 anni. Era la primavera del 2013, crepuscolo del triennio mourinhista, al Bernabeu l’Atletico vinse la Copa del Rey. Da allora un successo dopo l’altro. Fino a ieri, quando Gavi, 18 anni pieni di classe, talento ed energia, con un gol e due assist ha affossato il Madrid. Nel Clásico numero 251 il Barcellona al King Fahd di Riad, Arabia Saudita, si è imposto 3-1 conquistando la sua 14ª Supercoppa, due in più due rivali. Dopo 14 mesi Xavi vince il suo primo trofeo come allenatore del Barça, che a sua volta rompe un digiuno che durava dall’aprile del 2021. Ventuno mesi che ai catalani sono parsi eterni.
LE SCELTE
—Carlo ha deciso di rinunciare a Rodrygo, decisamente grigio nella semifinale con il Valencia, avanzando Valverde e usando ancora Kroos come pivote al posto dell’infortunato Tchouameni, tra il rientrante Modric e Camavinga, un altro uscito malino dalla semifinale. Xavi rispetto alla partita col Betis ha cambiato i terzini: fuori Sergi Roberto e Jordi Alba, Araujo spostato a destra per occuparsi di Vinicius, dentro Christensen in mezzo e Balde a sinistra. Diverso anche il sistema, 4-2-3-1 con Pedri dietro a Lewandowski tra Dembélé e Gavi, con De Jong sulla linea di Busquets, a riposo col Betis e arrivato a 45 Clásicos, record condiviso con Sergio Ramos e Leo Messi.
DOMINIO BLAUGRANA
—Il Barcellona aveva più fame e necessità di vincere questo titolo, e lo si è visto subito. La squadra di Xavi ha dominato la prima parte chiudendola con due reti e un palo. Per il Madrid solo una buona occasione offerta da Mendy a Benzema. Il Barça ha colpito il palo con Lewandowski al 13’ grazie all’incredibile Courtois, che è sceso al suolo dai suoi 2 metri con incredibile rapidità e ha fermato il destro dal limite del polacco. Sul rimpallo Balde ha sparato altissimo.
UNO-DUE BLAUGRANA
—Al 33’ la prima rete: Rudiger, appena colpito alla testa da Courtois in uscita, offre una palla pessima a Camavinga, recupero di Busquets e poi tre tocchi rapidissimi da destra a sinistra, Dembélé, Pedri, Lewandowski, controllo e tiro di sinistro di Gavi per il vantaggio blaugrana. Il ragazzo non segnava dal febbraio scorso e ha tolto a Xavi il primato di marcatore più giovane nella storia della Supercoppa di Spagna. Nessuna reazione del Madrid e prima della pausa altro errore difensivo, stavolta di Carvajal, apertura di De Jong per Gavi che ha scaricato in mezzo per Lewandowski che ha segnato a porta vuota il suo ventesimo gol in 22 apparizioni col Barça.
VIVI GRAZIE A COURTOIS
—Ancelotti nell’intervallo ha inserito per Rodrygo per Camavinga arretrando Valverde, ma è stato Courtois a tenere in vita il Madrid con due grandi intervento su Dembélé lanciato magnificamente da Balde e poi su Lewandowski attivato da Busquets.
INCREDIBILE GAVI
—Il portiere belga però non ha potuto far nulla quando al 69’ un lancio sciagurato di Ceballos (entrato per Modric) è stato intercettato dall’incredibile Gavi, che ha scaricato su Lewandowski. Palla di ritorno per Gavi che ha pescato Pedri sul secondo palo con la porta a disposizione. Il Madrid doveva ancora centrare lo specchio della porta di Ter Stegen. L’ha fatto poco dopo, ma il risveglio è arrivato troppo tardi: solo al 93’ Benzema tirando due volte è riuscito a battere Ter Stegen per il 3-1 finale. Il Barcellona vince la Supercoppa e manda un segnale anche per la Liga, che al momento conduce con 3 punti di vantaggio sul Madrid.
© RIPRODUZIONE RISERVATA