Mount e Ziyech regalano la vittoria ai Blues contro il Watford, ma non senza difficoltà. Discorso opposto per i Reds che dilagano con l'Everton trascinati dalla doppietta di Salah. Vince e si conferma secondo in classifica il team di Guardiola

Elmar Bergonzini

Vincono tutte, anche se in maniera diversa. Nella 14esima giornata della Premier League ottengono i 3 punti tutte e tre le prime della classe. Il Chelsea batte 2-1 il Watford di Ranieri, soffrendo, in più momenti, la fisicità degli avversari. Dilaga il Liverpool, trascinato da Salah (doppietta): i Reds battono 4-1 l'Everton nel derby. Sembra tutto facile per il City, che chiude il primo tempo sopra di due gol in casa dell'Aston Villa. Nella ripresa però la squadra di Guardiola subisce il ritorno dei villans (2-1 di Watkins), ritrovandosi a difendere il vantaggio con le unghie e con i denti fino all'ultimo. La classifica però è affascinantissima: Chelsea 33, City 32, Liverpool 31.

I BLUES FATICANO MA VINCONO

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Tuchel sceglie il 3-4-2-1 con Mount e Pulisic dietro ad Havertz. La partita è rognosa, tattica, fisica. Le occasioni non sono molte, ma quando il Chelsea si sbilancia, il Watford ne approfitta per rendersi pericoloso con Sissoko e Dennis. Dopo che la gara era stata sospesa per oltre 20 minuti per un malore di un tifoso in tribuna, al 19', Mount sfiora il vantaggio con una bella conclusione che si stampa però sul palo. Passano 10 minuti però e i blues passano lo stesso: è bravo Havertz, nel cuore dell'area, a non farsi ingolosire e a servire Mount anziché calciare in porta.

Per il classe 1999 è un rigore in movimento che non si può sbagliare. 1-0. Al 32' il Chelsea raddoppia: Pulisic imbuca per Havertz, che batte Bachmann in uscita. L'ex Leverkusen è però in fuorigioco e il gol viene annullato. Il Watford non esce però mai dalla partita e al 35' sfiora il pareggio con una bella conclusione al volo di Rose sulla quale Mendy è però attento. Al 43' ecco l'1-1: Dennis, su passaggio in profondità di Sissoko, riesce a disorientare Rudiger con un paio di finte prima di costringere Mendy a subire la prima rete su azione lontano da Stamford Bridge.

Nel quarto minuto di recupero Sissoko ha perfino la palla del 2-1, ma la spreca malamente. La gara resta equilibrata anche nel secondo tempo, con Ziyech che trova il gol decisivo al 73', dopo una bella intuizione di Mount. Finisce così, con il Chelsea che ottiene la vittoria con la quale si mantiene in testa alla classifica. Ma da dietro Liverpool e City fanno sentire il fiato sul collo.

IL DERBY DI LIVERPOOL

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Klopp, ancora privo di Firmino, schiera i suoi con il 4-3-3 con Mané, Jota e Salah di punta. Il Liverpool parte fortissimo e schiaccia l'Everton nella propria area di rigore. I padroni di casa faticano proprio a difendere e i Reds prendono da subito il sopravvento: nei primi 8 minuti sono ben tre le occasioni per il Liverpool (la più pericolosa capita a Salah, ma Pickford è attento), che al 9' si porta avanti con il primo gol di Henderson nel derby del Merseyside (era alla 18esima presenza).

Il Liverpool però non si accontenta e sfiora il raddoppio con Alexander-Arnold (altra bella parata di Pickford), prima di trovarlo con Salah al 19'. Nella storia di questo derby solo in altre due circostanze, i Reds, in trasferta, erano riusciti a portarsi sul 2-0 entro i primi 20 minuti (era accaduto nel 2005 e nel 2012). L'Everton accorcia le distanze quasi per caso, quando Gray, al 39', batte Alisson. Il Liverpool non si fa intimorire e dilaga nella ripresa: prima è Salah, dopo una bella azione personale, a battere Pickford, poi Jota, al 79', a calare il poker.

CITY OK

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Vince e si conferma secondo in classifica il Manchester City di Guardiola, a -1 dal Chelsea. A Birmingham, contro l'Aston Villa, finisce 2-0. I citizens fanno la partita fin dai primi minuti, reclamando un calcio di rigore al 15' per un presunto fallo su Gabriel Jesus. La squadra di Guardiola sblocca la partita al 27', quando Ruben Dias, su assist di Sterling, manda, dal limite dell'area, la palla proprio nell'angolino battendo Martinez. Ottenuto il vantaggio per il City è un gioco da ragazzi gestire il vantaggio, alzando e abbassando i ritmi come meglio crede.

A pochi minuti dall'intervallo arriva anche il 2-0: merito di Bernardo Silva, al quarto gol nelle ultime 7 presenze in Champions League (quanto nelle precedenti 55 gare disputate), con un bel tiro dal limite. A inizio ripresa i villans accorciano le distanze con Watkins, bravo a sfruttare un'occasione su corner. I padroni di casa attaccano a testa bassa, chiedono un rigore al 59' (contatto su Konsa), e sfiorano il pareggio al 79' con Chukwuemeka, che costringe Ederson a salvarsi in angolo. Basta per vincere, non per convincere. Ma la squadra di Guardiola e a -1 dalla vetta.

LE GARE DELLE 20:30

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Vivace e pimpante la partita fra Southampton e Leicester,che finisce 2-2: dopo una prima occasione sprecata da Salisu, i padroni di casa passano in vantaggio al 3', con il primo gol stagionale del polacco Bednarek. Il Leicester risponde al 22', con il gol di un altro difensore centrale, Jonny Evans, anche lui alla prima gioia stagionale.

Lo Southampton riesce però a riportarsi avanti già al 34', con un bel gol di Adams, bravo, su crossi di Redmond, a battere Schmeichel di testa. A inizio secondo tempo (49') arriva il 2-2 di Maddison, che sfrutta l'assist di Thomas per pareggiare. Non vince più il West Ham, che, dopo aver perso le ultime due di campionato, si fa fermare sull'1-1 dal Brighton: decisivi, i gol di Soucek (al 5') e Maupay (all'89'). I londinesi si confermano così quarti in classifica, ma l'Arsenal, battendo lo United, li scavalcherebbe.

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