I Gunners piegano 2-0 la squadra di Conte con un autogol di Lloris e una rete di Odegaard. Doppio 1-0 di Blues e Magpies contro Crystal Palace e Fulham. Omaggio a Vialli a Stamford Bridge
L'Arsenal vince il derby col Tottenham e allunga a +8 il vantaggio sul City. La domenica di Premier in precedenza aveva ricordato Gianluca Vialli, scoperto Mykhailo Mudryk e applaudito Chelsea e Newcastle, che hanno superato rispettivamente Crystal Palace e Fulham.
Tottenham-Arsenal 0-2
—Gunners in fuga. La squadra di Arteta con un primo tempo splendido sbanca il Tottenham Stadium e torna a +8 sul City secondo in classifica. Anche se nella ripresa la capolista ha sofferto, l’Arsenal ha messo in mostra perché comanda la Premier e il motivo per cui Conte continua a dire che i suoi Spurs devono crescere ancora tanto prima di poter arrivare a quel livello. E al tecnico italiano cominciano a mancare certezze: Lloris, una delle sue colonne, ha sulla coscienza il comico autogol che al 14’ sblocca la partita. L’Arsenal nel primo tempo è sembrato irresistibile, come se appartenesse ad un universo parallelo. Dopo aver concesso i 45’ inaugurali agli avversari, come troppo spesso è capitato in questa stagione, il Tottenham si è trasformato attorno a Kane, il suo uomo migliore, mostrando nella ripresa di poter mettere in difficoltà il meglio che la Premier ha da offrire. Sono mancati i gol, è mancato quel pizzico di talento in più attorno a Kane che per ora pesa sulla classifica del Tottenham, quinto ma con uno svantaggio ora di 5 punti sull’ultimo piazzamento che vale la Champions. Il talento è quello che non manca ai Gunners, che vincono per la 10ª volta nelle ultime 12 partite, con una squadra che gioca a memoria e riesce a reagire anche ai momenti difficili.
LA PARTITA
— Il clamoroso pasticcio di Lloris al 14’ sblocca il risultato e accende la partita: Ramsdale fa un miracolo per impedire a Son un pari immediato, Lloris deve tornare fenomeno per scampare al pericolo Ødegaard, aiutato dal palo al 25’ dopo una fantastica botta al volo di Partey. L’Arsenal sembra poter far gol ad ogni attacco e raddoppia al 36’ con un colpo di biliardo dai 20 metri di Ødegaard. Ramsdale nega a Kane il gol nel recupero del primo tempo e poi di nuovo in avvio di ripresa, col Tottenham molto più pericoloso e organizzato in attacco. Gli Spurs premono, coi cambi di Conte che aggiungono pericolosità, ma tra loro e il gol trovano sempre l’ottimo Ramsdale. E l’Arsenal esce dal Tottenham Stadium con un 2-0 che conferma i Gunners dominatori della Premier.
Chelsea-Crystal Palace 1-0
—Nel nome di Gianluca Vialli, a cui prima della partita è stato dedicato un toccante omaggio in quello che è stato il suo stadio, e sotto gli occhi di Mykhailo Mudryk, il cui acquisto è stato ufficializzato poco dopo il 20’, il Chelsea ritrova la vittoria che in Premier gli mancava da tre turni e raggiunge il Liverpool al 9° posto a quota 28 punti in attesa dello scontro diretto di sabato prossimo ad Anfield tra le due delusioni della stagione.
I Blues hanno giocato decisamente meglio, anche del ko di giovedì a Fulham, nonostante i cronici problemi di infortuni e João Felix che sconta la prima delle tre giornate di squalifica rimediate per il rosso al debutto. Il Palace di Vieira regge per un tempo, poi va ko per la quarta volta nelle ultime 5 partite, costretto ora più a guardare a chi sta dietro che a chi sta davanti come vorrebbero a Selhurst Park. Potter torna alla difesa a 4 in un 4-2-3-1 e i suoi Blues sono meglio piazzati in campo, ma arrivano al riposo senza tiri in porta nonostante il 70% di possesso palla. Dopo che Mudryk (pagato 100 milioni dallo Shakhtar) viene svelato al centro del campo di Stamford Bridge, con la bandiera ucraina legata sulle spalle come un mantello, il Chelsea riparte fortissimo e al 64’ sblocca con Havertz, che raccoglie di testa un cross di Ziyech. La squadra di Potter sfiora il raddoppio in un paio di occasioni, ma nel finale arretra troppo e il Palace con Doucoure sfiora il pari. Nonostante i 7’ di recupero, il risultato non cambia più e Stamford Bridge ha la sua giornata speciale.
Newcastle-Fulham 1-0
—Il Newcastle ha sempre pensato che Alexander Isak, l’acquisto più caro dell’era degli sceicchi, potesse essere l’attaccante della svolta. Lo è sicuramente stato nella sfida col Fulham, che lo svedese entrato in campo al 71’ risolve all’89’, alla sua prima presenza in Premier dal 17 settembre. L’1-0 finale permette ai Magpies di eguagliare la loro striscia di imbattibilità più lunga in Premier League, portandola a 14 partite, e di tenere il passo con lo United al terzo posto in classifica, portandosi come i Red Devils a quota 38, ad una sola lunghezza dal Manchester City.
La sconfitta è una punizione troppo severa per il Fulham, che un gol l’aveva anche fatto, al 69’ col suo centravanti della svolta, Mitrovic, ma che l’arbitro ha dovuto annullare perché il serbo è scivolato poco prima di calciare il rigore, toccando due volte il pallone. La squadra di Silva aveva vinto tutte le 4 partite giocate dopo il Mondiale, ma è stata colpita troppo tardi per poter reagire. Primo tempo equilibrato, con una leggera supremazia dei padroni di casa con Leno che stoppa due volte Wilson. Il Newcastle riparte senza Bruno Guimarães, che alza bandiera bianca dopo essere stato toccato duro alla caviglia destra, e al 61’ centra un clamoroso palo su punizione con Schär. Al 67’ l’arbitro concede un penalty agli ospiti per fallo di Trippier su De Cordova-Reid con l’aiuto della Var: Mitrovic dal dischetto infila Pope, ma scivola e l’arbitro deve annullare col serbo al terzo errore stagionale dagli 11 metri. Il Newcastle prende il controllo del gioco e trova il gol vittoria con Isak, che festeggia il ritorno in campo dopo il lungo infortunio raccogliendo di testa a porta vuota un assist di Wilson. È l’89’, troppo tardi perché il Fulham possa reagire.
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