Una vittoria netta. Il Foggia Calcio batte il Potenza 3-0 e festeggia i primi tre punti dell’anno nuovo. La partita, mai in discussione, ha visto i rossoneri costantemente pericolosi. Nei primi quarantacinque minuti le azioni si susseguono tambureggianti e il doppio vantaggio all’intervallo è lo specchio della partita. Segnano Ogunseye e Iacoponi, seguiti nella ripresa da Di Noia.

FORMAZIONE – Tra malanni e possibili partenze (vedi Nicolao e Sciacca), il tecnico Gallo deve fare i salti mortali per trovare l’undici titolare. Le novità più importanti sono il rientro di Rizzo nel terzetto difensivo e l’innesto di Iacoponi nel ruolo di seconda punta accanto a Ogunseye. Questi due sembrano completarsi perfettamente, fino a risultare i migliori in campo. Il Foggia è una furia. Ogunseye tocca la palla con intelligenza, la difende e la gioca proficuamente con in compagni. Iacoponi è una spina nel fianco della difesa lucana. Con veemenza attacca la profondità mettendo sempre scompiglio in area, aiutato dalle incursioni di Schenetti.

PRIMO TEMPO – Il tema tattico della partita è questo e il campo lo evidenzia subito. Nelle prime azioni di gioco una palla lunga viene arpionata da Iacoponi che la mette giù e serve l’accorrente Schenetti che di piatto, da buona posizione, manda a lato. All’11’ il Foggia reclama per un fallo di mano in ara di rigore: Ogunseye difende palla e appoggia per Iacoponi, il cui tiro viene murato e nel rimpallo colpisce la mano di un centrale, ma l’arbitro non fischia il rigore. E’ imprecisa la mira di Leo, invece, quando al 13′ si ritrova il pallone tra i piedi al limite dell’area piccola. L’azione nasce da una punizione dalla trequarti che non incontra la deviazione di nessuno e arriva proprio sui piedi del difensore, il cui tiro viene respinto con i piedi dal portiere. Sulla prosecuzione del gioco lo stesso portiere interviene su un diagonale non angolato di Schenetti. Ancora il portiere deve superarsi al 17′ per respingere una conclusione in spaccata di Garattoni, imbeccato da un lancio di Petermann sul quale Ogunseye fa intelligentemente velo per liberare il compagno. La reazione del Potenza arriva al 20′. Nobile in uscita trascina la palla fuori area, rimedia un giallo e consegna una punizione dal limite agli avversari. Caturano prova la prima conclusione ma viene respinta dalla barriera, poi scaglia un potente sinistre sul quale il portiere interviene con reattività salvando sulla linea. Poco dopo tocca al Foggia farsi pericoloso. Iacoponi attacca la profondità, arriva sul fondo e mette al centro un pallone sul quale Schenetti viene anticipato prima del tap-in vincente. Al 23′ è Costa a mettere sul palo lontano (con una trivela) un pallone pericoloso ma leggermente lungo per Garattoni, che non riesce a deviare in porta. Al 28′ il Foggia è meritatamente in vantaggio. Nobile recupera palla e con le mani inventa un incredibile assist per Ogunseye che resiste al ritorno di un avversario e si presenta davanti al portiere. La prima conclusione viene respinta col piede, Petermann raccoglie la sfera e calcia ancora, questa volta è un difensore a murare. Petermann ci riprova, il portiere respinge ancora ma questa volta sui piedi di Ogunseye, che angola il tiro e segna. Al 37′ il meritato raddoppio. Il Potenza perde palla, Frigerio serve in verticale Ogunseye, che fa velo e lancia Iacoponi solo davanti al portiere. L’attaccante prende la mira e infila la pala in porta.

SECONDO TEMPO – L’inizio ripresa è scoppiettante. Prima Frigerio calcia debolmente dopo aver recuperato un pallone in area avversaria, poi Del Sole, subentrato dopo l’intervallo, calcia un pallone a giro sul quale il portiere del Foggia interviene in tuffo. Lo stesso Del Sole all’8′ calcia una punizione che non coglie impreparato Nobile. Gallo cambia: in campo entrano Beretta e Di Noia al posto di Ogunseye e Schenetti. I due nuovi entrati sono subito protagonisti del terzo gol. Al 34′ Costa crossa per Beretta, che fa un assist per Di Noia solo in area e pronto al gol. Nel finale Beretta colpisce la base del palo dopo aver superato il portiere con un tocco sotto. Poi è Di Noia a sbagliare di poco la mira con un colpo di testa su una punizione di Costa. Vittoria netta.

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