Calcio d’agosto non ti conosco. L’adagio è chiaro: mai fidarsi del pallone nei mesi estivi, dice bugie e seduce con mezze verità. Quelle che non mentono, però, sono le sensazioni. Innanzitutto quella di aver dato tutto e poi quella di non volersi arrendere dinanzi a difficoltà evidenti. Perciò va dato atto al Foggia Calcio di aver profuso il massimo impegno nel primo impegno stagionale, quel turno preliminare di Coppa Italia Frecciarossa che i dirigenti del calcio avevano inserito a sorpresa e al quale doveva partecipare il Lecco e non i rossoneri.

Motivi per temerlo ce ne erano a bizzeffe. Prendete gli organici. Il Catanzaro, squadra di Serie B, ha mantenuto l’intelaiatura della passata stagione, rinforzandola, mentre il Foggia, ha dato vita a una profonda rinnovazione, fatta di volti giovani, o forse giovanissimi, mischiati con i pochi superstiti della squadra che ha sfiorato la B. Se poi si aggiunge che i nuovi acquisti, ben sei (Cucchietti, Antonacci, Di Modugno, Martini, Marino, Rossi) hanno firmato il contratto il giorno prima ed hanno avuto il tempo per conoscere solo sommariamente la squadra, il quadro è bello e definito.

Anzi no, manca l’aspetto atletico. Il Catanzaro è infatti arrivato al match dopo 21 giorni di ritiro, il Foggia dopo 4. E con ambienti totalmente diversi. In Calabria si vola sulle ali dell’entusiasmo per la recente promozione in Serie Cadetta, in Capitanata ci si lecca le ferite della scorsa stagione, quelle dei vari ricorsi della Giustizia Sportiva e Ordinaria e quelli di un mercato che entusiasma poco la piazza, all’insegna della “razionalizzazione” dei costi espressa in conferenza stampa dal d.g. Vincenzo Milillo.

FORMAZIONE – Ma scopriamolo questo nuovo Foggia. Per prima cosa sottolineiamo lo sponsor tecnico, che sembra essere ancora Adidas, con l’esordio della livrea celeste con banda trasversale sul petto rossonera. Gli sponsor, nel fronte e nel retro della maglia, sono le aziende del patron Canonico. Più gustose sono le notizie provenienti dal campo. Il tecnico Cudini vara il suo 4-3-3 con Dalmasso in porta, Garattoni e Antonacci (prelevato dal Nardò, Serie D) sugli esterni con Papazov (rientrato dal Badalona) e Rizzo centrali. A centrocampo Marino (ex Inter Primavera) è il play con Schenetti e Martini (ex Lazio Primavera) mezzali. In attacco il tridente composto dal centravanti Beretta con Peralta a sinistra e Vitali a destra (rientrato dal prestito al Monterosi).

PRIMO TEMPO – Si gioca a porte chiuse sul rettangolo verde del Luigi Razza di Vibo Valentia, vista l’indisponibilità momentanea del Ceravolo. Il primo squillo è del Catanzaro. Al 5′ Scognamillo incorna una punizione di Vandeputte, ma Dalmasso mette in angolo. Dieci minuti più tardi è l’estroso Brignola a cercare il jolly con una giocata condita da tiro a giro dalla distanza ma non trova lo specchio della porta. I padroni di casa sono in palla, il Foggia cerca ancora le misure e al 19′ il Catanzaro sembra passare: mischia in area di rigore con Krastev che sbroglia tutto girando la palla in rete, ma l’assistente rileva posizione di fuorigioco e annulla. Il Foggia manda un segnale al 26′ su azione di Garattoni, il cui tiro da posizione defilata viene controllato in due tempi da Fulignati. L’azione, seppur non particolarmente pericolosa, sembra svegliare i rossoneri che al 41′ diventano pericolosi, questa volta sul serio. Cross da sinistra di Peralta e inserimento perfetto di Martini che di stacca e di testa impatta verso la porta, ma il portiere, seppur con apprensione, para. Si chiude così la prima frazione.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con un botta e risposta. Prima Krastev manda alto dal limite, poi Schenetti lo imita sfiorando l’incrocio. Al 56′ i giallorossi arrivano al tiro con Sounas, servito da Situm, ma Dalmasso è attento. Vivarini cambia e inserisce D’Andrea, Biasci e Pompetti in luogo di Sounas, Brignola e Verna. I cambi sortiscono l’effetto desiderato e al 70′ il Catanzaro è in vantaggio. L’ex Curcio di testa sorprende il portiere del Foggia, ma non esulta in segno di rispetto verso i suoi vecchi tifosi. Poi più niente fino al fischio finale, con un Foggia ancora spuntato e senza la birra necessaria nelle gambe e i padroni di casa che si conquistano il passaggio ai trentaduesimi di finale dove affronteranno l’Udinese. Chiusa la parentesi di Coppa il Foggia tornerà a lavorare nel ritiro di Assisi, dove resterà fino all’11 agosto. Testa al mercato e al campionato, che inizierà il 3 settembre.

TABELLINO

CATANZARO – FOGGIA 1-0
MARCATORE: 26′ s.t. Curcio (C)
CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Brighenti, Krastev, Scognamillo; Brignola (23′ s.t. Biasci), Ghion (41′ s.t. Pontisso), Verna (23′ s.t. Pompetti), Vandeputte; Curcio (dal 35′ s.t. Bombagi), Sounas (dal 23′ s.t. D’Andrea). A disp.: Sala, Borrelli, Welbeck, Belpanno, Veroli, Katseris, Bamba. All.: Vivarini
FOGGIA (4-3-3): Dalmasso; Garattoni, Papazov, Rizzo, Antonacci (dal 40′ s.t. Di Modugno); Martini, Marino (dal 40′ s.t Pazienza), Schenetti (dal 23′ s.t. Rossi); Peralta, Beretta, Vitali (dal28′ s.t. Tonin). A disp.: Cucchietti, De Simone, Agnelli, Di Noia, Divietro. All.: Cudini
ARBITRO: Cosso di Reggio Calabria
NOTE: Partita a porte chiuse, Ammoniti Antonacci (F) e Scognamillo (C). Angoli 4-3

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