Terza vittoria nelle ultime quattro partite giocate, quarto risultato utile di fila. Il Foggia Calcio sbanca Viterbo con un sofferto ma meritato 1-2 e dimostra, con i fatti, i risultati della cura-Gallo. Davanti a trecento appassionati provenienti dalla Puglia il Foggia ha giocato la consueta partita dai due volti, poco brillante nella prima metà, per poi scrollarsi di dosso paure e inibizioni nella seconda. Succede tutto nella ripresa, dopo l’ingresso di Peralta, inserito nell’inconsueto ruolo di mezzala (sul quale lo stesso Gallo sta puntando in allenamento da alcuni giorni). Fumagalli, l’ex di turno, è in versione superman e para tutto, ma si inchina a due tap-in, quello di Garattoni e quello di Di Pasquale. Nel mezzo il momentaneo pareggio di Marotta.
LA FORMAZIONE – Gallo rinuncia all’infortunato D’Ursi e durante il riscaldamento anche a Malomo, sostituito in extremis da Di Pasquale. In attacco spazio alla coppia inedita formata da Vuthaj e Tonin. Per il resto scende in campo l’undici base delle ultime settimane.
IL CANOVACCIO – Il centrocampo non è efficace come in altre partite e non scherma a sufficienza la linea di difesa, che a volte rischia l’uno contro uno con gli avanti viterbesi (e Sciacca spesso va in difficoltà sullo spunto in velocità e in fase di impostazione). In attacco Vuthaj e Tonin non hanno le caratteristiche di far salire la squadra, perché molto più propensi ad attaccare la profondità. Servirebbe più qualità a centrocampo per guadagnare metri, un lavoro nelle ultime settimane affidato agli “strappi” palla al piede di D’Ursi che però questa volta è infortunato. E non è l’unico ad aver avuto problemi. Durante il riscaldamento, infatti, si fa male Malomo e lo rileva Di Pasquale. La Viterbese, dal suo canto, è brava a chiudere gli esterni, con la linea a cinque. Riparte veloce e si muove meglio palla al piede, pur avendo fretta e imprecisione negli ultimi sedici metri. Manca il passaggio filtrante, nonostante un Mbaye che da solo regge tutta la squadra.
PRIMO TEMPO – Al 11′ il Foggia ha la prima occasione con Di Noia che di testa, appostato sul secondo palo, spinge verso la porta un cross da sinistra di Costa, ma un difensore respinge sulla linea. Al 13′ risponde la Viterbese con un pericoloso cross di Rodio non sfruttato da Mbaye, che arriva in ritardo alla deviazione vincente. Al 16′ Nesta prova il gran tiro dalla distanza, dopo una punizione di Marotta ribattuta dalla barriera, ma il portiere para centralmente. Al 30′ ed al 42′ il Foggia replica le due azioni precedenti della Viterbese: prima si rende pericoloso con una punizione tesa di Costa che attraversa pericolosamente l’area senza trovare la deviazione di nessun rossonero, poi, al 45′ una punizione potente di Petermann viene salvata in tuffo dal portiere laziale, l’ex di turno Fumagalli, che toglie il pallone dall’incrocio.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa il tecnico Gallo rileva Di Noia, che ha accusato problemi fisici, ed inserisce Peralta, un trequartista adattato mezzala. Scelta azzeccata e al 7′ s.t. il Foggia va in gol. Rimessa laterale di Costa, Peralta di inserisce, salta un difensore con un sombrero e calcia trovando la ribattuta del portiere, ma Garattoni è pronto e in mezza rovesciata segna il vantaggioo. Una gioia fugace perché al 12′ s.t. la Viterbese pareggia al termine di un’azione in cui il Foggia non brilla per fortuna e determinazione: tre rimpalli vinti dai gialloblù a centrocampo, fino al filtrante per Marotta che di sinistro supera Nobile. Il tutto con il Foggia in dieci per l’infortunio momentaneo di Sciacca. Il Foggia dopo il gol subito fa un passo indietro nei ritmi e nel gioco. Al 22′ s.t. Gallo cambia e inserisce Ogunseye al posto di Tonin. Al 33′ s.t. Ogunseye di testa impegna Fumagalli alla difficile deviazione in angolo. Il gol arriva al 33′ s.t. sugli sviluppi dello stesso calcio d’angolo. Costa mette fuori area per Petermann che tira e trova le gambe dei difensori, la palla sbuca davanti a Vuthaj che calcia ma si fa respingere il pallone dal portiere, poi è Di Pasquale a girare in rete e far saltare come un tappo di champagne la panchina rossonera.
FINALE DA BRIVIDO – Gli ultimi venti minuti (recupero compreso) diventano un’arena. Al 39′ s.t. Garattoni ci prova ancora sugli sviluppi di un angolo, si allunga e tocca col piede un pallone che diventa velenoso, ma il portiere si salva in due tempi. Due minuti dopo una nuova punizione di Petermann viene salvata in angolo dal solito e inossidabile Fumagalli. Nel finale Polidori coglie il palo per la Viterbese, ma è l’ultimo brivido di paura alla vigilia di Halloween. Poi è il Foggia a spaventare gli avversari, senza però chiudere la partita. La squadra di Gallo divora due azioni gol nitide in ripartenza, la prima con Frigerio, che ben imbeccato da Peralta tira debolmente solo davanti al portiere, che para, poi con Vuthaj che solo davanti alla porta calcia centralmente e il portiere respinge. Ma per i tre punti, almeno oggi, due gol bastano. E avanzano.