Il Foggia si fa male da solo. Va sotto di due gol ad Avellino contro il Giugliano, rimonta fino al pareggio, agguantato in extremis, e poi capitola su un’azione apparentemente innocua. Finisce 3-2 al Partenio tra i rimpianti di un’ora di gioco disarmante e della sconfitta patita su un errore macroscopico equamente diviso tra Di Pasquale e Dalmasso.
PRIMO TEMPO – Il Foggia non c’è e la situazione è chiara dopo pochi minuti di gioco. Il Giugliano è in vantaggio al 12′ con Rizzo, dimenticato dalla difesa dei rossoneri, che riceve palla in area, sposta la palla sul sinistro e batte il portiere. Facile, facile. Come il possibile raddoppio. Al 19′ Gomez fa tutto da solo. Salta prima Frigerio, poi Di Pasquale e dal fondo mette al centro un rasoterra che Costa salva in angolo, anticipando il tap-in vincente di Salvemini. Al 38′ il Foggia barcolla. Sugli sviluppi di un angolo Di Pasquale salva sulla linea un pallone destinato in fondo al sacco su inserimento sul secondo palo di Salvemini. E il Foggia? Niente. La prima azione arriva al 43′. Costa mette al centro per l’inserimento di Frigerio, che di testa impegna alla deviazione in angolo il portiere. Toppo poco. Anche perché qualche minuto dopo Salvemini, di piatto, manda a lato un cross da destra nato da un contropiede in cui gli attaccanti del Giuliano erano 4 vs 2 rispetto ai rossoneri.
SECONDO TEMPO – L’effetto Gallo questa volta non si verifica. Al 6′ s.t., infatti, il Giugliano già raddoppia. Su un radente da sinistra Dalmasso mette la mano per deviare la palla ma sulla respinta Di Dio la piazza con la porta vuota. Partita virtualmente finita. Gallo stravolge la squadra con quattro cambi. Qualcosa si muove. Ogunseye e Peschetola hanno più peso di Vuthaj e Peralta. Al 27′ proprio Ogunseye impegna il portiere a una difficile respinta in due tempi. Palla in angolo, dal quale Frigerio di testa accorcia: stacca benissimo e palla in fondo alla rete. Ma quando tutto sembra finito, il risultato viene ribaltato in pochi secondi. Nel recupero, su un lancio lungo prolungato da Ogunseye, la difesa del Giugliano è da film horror. Tonin si inserisce, artiglia la sfera, salta il portiere e segna a porta vuota. Partita finita? Quando mai! Su un lancio innocuo, parente stretto di un rilancio per liberare l’area, lancia Salvemini verso la porta, controllato da Di Pasquale. L’attaccante cambia passo e lascia il difensore sul posto, entra in area da destra e segna infilando ls palla sul primo palo, dove Dalmasso poteva chiudere meglio. Tutta la panchina del Giugliano in campo. Il Foggia negli spogliatoi.