Pari senza reti e con poche emozioni, la più grande delle quali è il rigore sbagliato da Curcio. -Basta quanto scritto per raccontare la partita tra Bisceglie e Foggia Calcio, scontro diretto sulla strda per la salvezza. La partita, giocata su un campo pesantissimo per la pioggia, è vivace per poco più di un tempo, per poi diventare spezzettata e noiosa.

FORMAZIONE – Senza gli infortunati Del Prete e Rocca e con il forfait all’ultimo momento di Di Jenno, Marchionni sceglie il 3-5-1-1 con il rientrante Agostinone sulla corsia sinistra di centrocampo, Garofalo in mediana e Curcio alle spalle di D’Andrea.

PRIMO TEMPO – L’inizio di partita mostra un Foggia più propositivoo al cospetto di un Bisceglie che fatica a portare il pallone nella metà campo offensiva. Dialogare nello stretto è difficile ma i rossoneri riescono nell’impresa al 12′, con un triangolo tra Curcio e D’Andrea, che manda proprio quest’ultimo al tiro, ma il portiere è bravo e toglie la palla dal sette, salvandosi in angolo. Al 17 è Curcio a provare dalla media distanza, ma anche questa volta il portiere respinge. La maggior voglia dei rossoneri viene premiata al 39′, quando il Foggia ottiene un calcio di rigore per un fallo su Vitale, ben incuneatosi nell’area avversaria. Dal dischetto Curcio, fino ad oggi perfetto, si vede respingere in angolo la sfera dal portiere.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Bisceglie sembra più determinato ad attaccare. Sfrutta la velocità di Rocco, subentrato dopo la pausa per l’intervallo e crea apprensione al Foggia con delle mischie in area su calci piazzati, senza però riuscire a concludere a rete con Fumagalli che comunque non sarà mai chiamato all’intervento per tutta la durata della partita. Il solo episodio degno di essere annotato sul taccuino è al minuto 53′ , con un cross di Tazza che consente a Musso di provare la rovesciata (in bello stile) ma la mira è errata. Marchionni cambia al 56′ e passa al 3-4-1-2, con l’inserimento dell’attaccante Balde al posto del centrocampista Garofalo. L’azione favorevole però capita ai baresi che al 58′, con Padulano, arrivano alla conclusione dal limite, ma la palla si alza di poco sulla traversa. All 66′ Marchionni passa al tridente con Dell’Agnello, attaccante di ruolo, al posto di Curcio, trequartista. Dell’Agnello funge da riferimento centrale con Balde a sinistra e D’Andrea a destra, ma i tre, per lunghi tratti, agiscono tutti da prima punta. La soluzione va ulteriormente affinata. Nel finale non ci sono più sussulti. Finisce zero a zero.

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