Sarebbe troppo scontato (ed anche un tantino esagerato) aprire a tutta pagina col classico “Clamoroso al Cibali”! Non cadremo perciò in tentazione. Anche perchè, nell’affermazione (comunque sorprendente) del Foggia a Catania di clamoroso c’è ben poco: i ragazzi di Cudini infatti non rubano nulla. Fanno anzi di necessità virtù, alla luce dei tanti assenti: Tounkara lascia ancora “vuoto” l’attacco, mentre Rizzo da’ forfait nel riscaldamento, costringendo il tecnico marchigiano a ridisegnare gli assetti dei suoi, rilanciando la difesa a 4 (“un modulo non nostro”, dirà nel finale). Poi, gli infortuni in rapida successione anche di Garattoni e Marzupio nella ripresa (sembra grave il secondo), impongono un ulteriore riassetto. Eppure, proprio nel momento di maggior difficoltà, i satanelli tirano fuori il coniglio dal cilindro sotto forma della conclusione di Marino che, arrivando da dietro dopo il tentativo fuori tempo di controllo da parte di Martini sull’assist di Schenetti, trova il colpo da biliardo a fil di palo. E’ il momento che spacca la partita, fino a quel punto scivolata su un sostanziale equilibrio.
LA PARTITA – Per la verità il Catania aveva fatto qualcosa in più. Il 4-3-3 del promettente Tabbiani non è ancora scorrevole ma gli etnei, con ben tre ex in campo (Rocca, Deli e Chiricò), hanno qualità e quantità da vendere. Già al 14′ è importante il riflesso di Nobile sul tiro teso e preciso di Rocca. Sarà la principale palla-gol del primo tempo, col Foggia che stavolta essenzialmente tampona, lasciando il pallino ai padroni di casa, cercando però le ripartenze sulle ali di Embalo (per lui un tentativo di tiro a giro a referto) e Tonin: nessuno dei due è prima punta ma entrambi faranno tantissimo movimento. Ben presto la gara ristagna in tante scaramucce in mediana. I rossoneri prendono coraggio nella ripresa e trovano subito un paio di ripartenze nient’affatto banali. Le individualità del Catania sono però indubbie e su tutte spicca Chiricò: è proprio lui a cercare di trascinare i suoi, peraltro costruendo (67′) la maggiore occasione del match, col suo classico sinistro “a giro” che sbatte sulla parte inferiore della traversa. Sembra il preambolo di un finale di sofferenza per i rossoneri che nel frattempo hanno perso per strada Garattoni e Marzupio. La sorpresa però arriva al 74′, sui piedi del laziale (già ad Andria con Cudini) Marino: per il 19enne lituano Bethers (subentrato a Livieri a inizio ripresa) non c’è scampo. Un minuto dopo triplo cambio per i satanelli: fuori Marino, Embalo e Peralta, dentro Vezzoni, Iddrissou e Schenetti. Anche Tabbiani (che può permettersi in panchina gente come Di Carmine e Marsura) procede al quinto cambio: fuori Ladinetti, dentro De Luca in una sor di 4-2-4. Il Cibali rumoreggia e il Catania tenta la reazione: è ancora Chircò, all’83’, a trovare il grande intervento di Nobile direttamente su punizione. Il furetto brindisino ci riprova all’87’, stavolta Nobile è goffo in presa, ma De Luca è in fuorigioco. La (rivoluzionata) retroguardia rossonera balla, eppure è Schenetti (89′) a fare la sortita, conclusasi con una plateale rimostranza (eufemismo) nei confronti di Iddrissou reo di un assist ritardato: troppo perfino per l’arbitro, che l’ammonisce. per perdita di tempo. Assegnati sei minuti di recupero. Il Catania è ora meno lucido ma insiste a testa bassa. Al 93′ ci prova Castellini, al 94′ ancora Chiricò. Ma trenta secondi dopo l’inesauribile Tonin chiude la partita sfruttando il grave disguido tra Curado e Brethers: il pallone, depositato beffardamente in rete, fa esplodere la panchina rossonera mentre il Cibali, impietoso, sommerge di fischi Tabbiani e i suoi. Per il Catania, del resto, si tratta della seconda sconfitta di fila su tre gare casalinghe. Il Foggia invece gongola, in una festa appena incrinata dall’attesa per le condizioni degli infortunati.
Giancarlo Pugliese
_______________________________________
CATANIA-FOGGIA 0-2 / Il Tabellino
MARCATORI: 74′ Marino, 95′ Tonin
CATANIA (4-3-3): Livieri (dal 45′ Bethers); Castellini, Quaini, Curado, Mazzotta; Rocca , Ladinetti (dal 77′ De Luca), Deli (dal 53′ Zammarini); Chiricò, Sarao (dal 53′ Di Carmine), Bocic (dal 65′ Marsura). A disposizione:Bouah, Silvestri, Lorenzini, Maffei. Allenatore: Tabbiani
FOGGIA (3-4-1-2): Nobile; Garattoni (dal 56′ Antonucci), Marzupio (dal 62′ Papazov), Carillo; Salines; Martini, Marino (75′ Vezzoni). Di Noia; Peralta (dal 75′ Schenetti); Embalo (dal 75′ Idrissou), Tonin. A disposizione: De Simone, Dalmasso, Vacca, Pazienza, Agnelli, Fiorini, Rossi Allenatore: Cudini
ARBITRO: Perri della sez. Di Roma 1 (Ravera-Regattieri).
AMMONITI: Bocic, Quaini (CT); Carillo, Marzupio, Nobile, Garattoni, Schenetti (FG)
NOTE: 6′ di recupero s.t.; 3′ di recupero p.t.; minuto di silenzio in memoria dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Prima del fischio d’inizio anche un pensiero in onore di Manuel Pugliesi, ragazzo morto in un incidente stradale cresciuti nelle giovanili del Catania