Il Foggia vince la gara più difficile a Catania recuperando 3 dei 4 punti persi dalla società qualche giorno prima. Il valore aggiunto è Zeman che con i cambi azzeccati nella seconda parte della gara cambia l’esito finale anche se in rimonta e purtroppo sempre e come spesso accade con palle inattive. Gallo e Ferrante recuperano il gol iniziale di Russini che nel primo tempo portava i siciliani in vantaggio. Da sottolineare l’ottima prova di Curcio che purtroppo sarà fuori nella prossima gara di Campobasso (paradossalmente ancora una volta senza fascia da capitano per volere della società), Petermann, Sciacca ,Di Pasquale e Gallo oltre a Ferrante che faceva la differenza con una grande giocata risolutiva ai fini del risultato. Negativa la prova di Alastra compartecipe del gol avversario e di un’altra giocata sbagliata che poteva costare cara. Un Foggia non zemaniano ma molto macchinoso ha trovato due reti sfruttando due calci piazzati e questo fa ulteriormente essere ottimisti nell’ottica di un miglioramento tecnico tattico che a Foggia tutti si aspettano col tecnico boemo quando gli atleti in campo riusciranno ad applicare ciò che a Foggia tutti ben conoscono. La sconfitta del Catania interrompe una striscia di sette risultati utili positivi mentre allunga la serie positiva del Foggia a 6 risultati utili con 3 vittorie e tre pareggi. Zeman docet. Nessuna traccia del Foggia ‘zemaniano’ in 45’. Niente pressing, ne velocità, nessun inserimento di difensori e centrocampisti e pochissimi palloni puliti. Meritato il vantaggio del Catania che ha beneficiato degli errori della retroguardia ospite. Un Foggia molto più in gamba nella ripresa aiutato anche delle scelte indovinate di Gallo e Ferrante oltre che dalle “gambe” ovvero dalla preparazione atletica migliore dei satanelli che permette al Foggia di cambiare le sorti della gara. Concludendo 3 punti d’oro che vanno a parare in gran parte l’errore amministrativo commesso dalla proprietà attuale al momento del trasferimento delle quote dalla Pintus a Canonico.
IL TABELLINO:
CATANIA-FOGGIA 1-2
CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Ropolo; Rosaia, Maldonado (82′ Cataldi), Izco (64′ Provenzano); Ceccarelli (82′ Albertini), Sipos, Russini (64′ Biondi). A disp.: Stancampiano, Borriello, Pino, Panarello, Russo, Bianco, Tropea. All. Baldini.
FOGGIA (4-3-3): Alastra; Martino, Sciacca, Di Pasquale, Garattoni; Maselli (46′ Gallo), Petermann, Garofalo (79′ Ballarini); Tuzzo (79′ Rizzo Pinna), Merkaj (46′ Ferrante), Curcio. A disp.: Volpe, Di Jenno, Girasole. All. Zeman.
ARBITRO: Giaccaglia di Jesi (Piedipalumbo-Lisi).
MARCATORI: 16′ Russini, 67′ Gallo, 94′ Ferrante (rig)
NOTE: ammoniti Peterman, Garofalo, Maldonado, Curcio
Catania-Foggia: 3.556 spettatori al “Massimino” (1.034 abbonati, 2.522 spettatori)