Tutti in attesa del dispositivo del Giudice Amministrativo. Diciamocela tutta, le speranze (peraltro sportivamente legittime, ma ancora flebili) del Foggia di agguantare la Serie B, passano esclusivamente attraverso la mancata iscrizione del Lecco, antagonista nella controversa finale dei playoff di Lega Pro. Ieri presso il TAR si è discusso dei ricorsi presentati proprio dal club azzurro-celeste e dalla FIGC, ai quali il Foggia si è presentato in opponendum, mentre le 18 di B si sono presentate in adiuvandum.

Detto in altri termini, il Foggia si oppone all’ammissione del Lecco al campionato, le squadre cadette sono a favore. Incredibilmente, si potrebbe aggiungere, alla luce di un dispositivo del Collegio di Garanzia del CONI che ha sottolineato a più riprese le mancanze del club all’atto dell’iscrizione. L’esigenza, probabilmente, è quella di far partire i campionati nei tempi e mantenere il format a 20 squadre Un’esigenza della quale il TAR, ovviamente, potrebbe non tenerne conto, abituato a dare sentenze su fatti concreti, dati e numeri certi, perché facente parte della Giustizia Ordinaria e non Sportiva.

Ma torniamo al Foggia. Una parte delle norme Noif, quelle che regolano il calcio, sancisce la riammissibilità in prima battuta delle formazioni che hanno chiuso la stagione in zona retrocessione, quindi Brescia, Perugia, Spal e Benevento. Una norma che non solo frustra l’elementare regola dello sport, il merito (di fatto verrebbero riammesse squadre che hanno perso), ma che addirittura va in contrasto, per un netto errore del “legislatore” sportivo, con un’altra norma Noif che prevede quattro promozioni all’anno dalla Serie C.

In pratica, chi ha scritto la norma non si è posto il caso in cui, a creare una vacanza di organico, fosse proprio un club neopromosso, come sta succedendo quest’anno. Risultato? Un gran casotto. Ricorsi, contro-ricorsi, sui quali la Lega di B e la Federazione si scagliano come se quella norma non fosse neanche la loro e l’avesse fatta un terzo, sconosciuto.

Proprio su questa norma incriminata il Foggia fa perno. Chiede la salvaguardia delle quattro promozioni per una questione di regolamento e per una questione di logica sportiva (e non solo). Tutto passa attraverso il recepimento delle istanze del club dauno da parte del Giudice Amministrativo. Il primo passo che potrebbe muovere a favore dei rossoneri è l’esclusione, questa volta definitiva, del Lecco che ai meriti sportivi avrebbe abbinato, purtroppo per loro, demeriti amministrativi.

E magari, qualora dovesse essere confermata l’esclusione, il dispositivo potrebbe anche ridisegnare i parametri di riammissioni e ripescaggi. In che posizione verrà collocato il Foggia?

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