Nella 23ª giornata vincono tutte le prime e l'alta classifica resta invariata. Il Psg tiene il passo e l'argentino: "Leo? Ci sono molte possibilità". L'ex Napoli segna all'esordio, ma il Marsiglia non va oltre il pari
Stavolta, è andato tutto liscio. Il Psg non si è messo nei guai da solo, come domenica quando è tornato a mani vuote dalla trasferta a Lorient, penultimo al fischio d'inizio. Contro il Nimes, ultimo, la squadra di Pochettino ha raccolto un successo senza forzare, senza Neymar e Verratti, ma con i gol di Sarabia, Mbappé e Di Maria che a fine gara lascia indizi sull'arrivo di Messi: “Ci sono molte possibilità, vediamo che succede”. La vittoria però non cambia nulla in classifica perché il Lilla si tiene stretto il primo posto, a +3, dopo il 3-0 a Bordeaux. E il Lione non molla il secondo posto, a +1, grazie all'ex rossonero Paquetà, in rete a Digione (0-1). Così il club dell'emiro del Qatar rimane terzo e si prepara alla sfida di domenica con il Marsiglia in crisi profonda, costretto al pari a Lens, nonostante il doppio vantaggio e il primo gol dell'ex partenopeo Milik (2-2).
AUSPICI
—In Gironda, la sblocca il solito Yazici in avvio di ripresa, su servizio dal fondo di Bamba (9'). Al 21' il raddoppio, a firma nobile, di Weah jr. Il figlio del grande George deve solo spingerla dentro, a conclusione di un fulmineo contropiede gestito da Araujo. Poi la chiude David a tu per tu con Costil, imbeccato da Ikoné (44'). Insomma, tripla sentenza inapellabile. E il primo posto è di buon auspicio, visto che per ritrovare il Lilla a simili quote in questo periodo della stagione bisogna risale al 2010/11, quando poi vinse il campionato, con Rudi Garcia in panchina.
RINNOVO
—Garcia sta facendo altrettanto bene con il Lione. Grazie a Paquetà, in gol al 22' p.t., di piatto sinistro. E così la squadra dell'ex tecnico giallorosso è ormai imbattuta fuori casa da dieci gare. La serie più lunga dal 2006, quando alla fine si laureò campione di Francia. Il campioni in carica del Psg quindi non possono più permettersi passi falsi come in Bretagna (3-2). Si sono fatti perdonare stasera, senza magari brillare e facilitati anche dal livello da retrocessione del Nimes. Il vantaggio è un regalo di Fomba: un retropassaggio suicida intercettato e messo a profitto da Di Maria (18'). Suo l'assist, con un cross da destra, per il raddoppio di testa di Sarabia (36'). L'argentino, che ha il contratto in scadenza a giugno e tratta il rinnovo, poi chiama Messi al Psg: “Certo che vorrei giocare con lui. Ci sono possibilità, bisogna restare calmi e vediamo che succede”. Il tutto con Neymar, squalificato, che dalla tribuna Vip mandava cuoricini dalle telecamere: indizi dell'imminente rinnovo quadriennale con lo stesso ingaggio da 30 milioni netti.
CRISI
—Il Psg spera di rinnovare oltre il 2022 anche Mbappé, andato in gol nella ripresa con un bel destro (23') consolidando la leadership di miglior cannoniere (15). A casa con il Covid, Verratti; in panchina Florenzi, a secco Kean. Domenica c'è la trasferta al Velodrome per la gara più attesa contro il Marsiglia che però è sprofondato nella crisi, tra litigi di spogliatoio, la pressione degli ultrà - che sabato hanno devastato la sede-, e ormai pure senza allenatore. Ieri Villas-Boas si è stato sospeso dopo aver presentato le dimissioni per contestare la politica sportiva del d.g. Longoria. A Lens così è toccato al responsabile del centro di formazione sedersi in panchina con il tecnico delle riserve. Nel primo tempo, sembrava la serata giusta per ritrovare un po' di serenità, con il vantaggio di Thauvin (37') e il raddoppio, alla prima da titolare, di Milik (47'). Ma nel secondo tempo, i padroni di casa hanno risistemato la gara: al 1' con Sotoca e al 16' con Medina. Meglio comunque che una quinta sconfitta consecutiva, contando la supercoppa persa contro il Psg.
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