I club inglesi sono quelli che hanno speso di più (335 milioni) trainati dal Newcastle della nuova proprietà araba. In Bundesliga il minor numero di acquisti: 42

I numeri non mentono, la Premier League è stata l’assoluta protagonista del mercato invernale. Tra i tornei top, è il campionato che ha fatto registrare il maggior numero di acquisti (68) e di cessioni (77) e in cui di conseguenza si è speso (335 milioni di euro) e incassato (133) più di tutti gli altri.

Il colpo più costoso però è stato messo a segno dal Barcellona, che ha inaugurato la sessione di gennaio con l’arrivo di Ferran Torres dal Manchester City per 55 milioni. I blaugrana, nel complesso, hanno effettuato le operazioni più importanti, in attesa dell’annuncio di Aubameyang che arriverà da svincolato dopo aver risolto il contratto che lo legava all’Arsenal.

Premier League

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Come prevedibile dopo l’ingresso in società dei fondi arabi, il Newcastle è la società che ha investito di più in Inghilterra: gli acquisti di Bruno Guimaraes, Chris Wood, Kieran Trippier e Dan Burn hanno sommato 102 milioni. Il Liverpool ha chiuso a fine mercato l’operazione col Porto per Luis Diaz da 45 milioni più bonus, l’Aston Villa ha puntato molto su Digne – preso per 30 – e ha accolto Coutinho in prestito dal Barça; mercato molto simile per l’Everton, con l’arrivo di Mykolenko per 23 milioni e il trasferimento a titolo temporaneo di Alli dal Tottenham e Van De Beek dal Manchester United. Gli Spurs hanno fatto compere in casa Juve, rilevando Bentancur e Kulusevski, per un totale di oltre 60 milioni nel momento in cui si attiva l’obbligo di riscatto per lo svedese in caso di qualificazione in Champions League. Nessun innesto alla corte di Guardiola, il City ha investito su Julian Alvarez del River Plate, che però resterà in Argentina fino al termine della stagione. Tutto fermo anche in casa Chelsea, mentre lo United ha definito diverse operazioni in uscita ma in prestito: Tuanzebe, Martial, Diallo e Van De Beek.

Liga

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Il Barcellona non ha voluto lasciare nulla al caso, specialmente perché è al quinto posto e in questo modo sarebbe fuori dalla prossima Champions, a meno che non riesca a vincere l’Europa League. Oltre a Ferran Torres, sono arrivati Adama Traoré in prestito con diritto di riscatto fissato a 30 milioni dal Wolverhampton, lo svincolato Dani Alves e alla fine diventa ufficiale anche Aubameyang. Il Real Madrid non ha sentito l’esigenza di muovere capitali adesso, visto che in estate sarà lanciato l’assalto a Mbappé. L’Atletico ha sostituito Trippier con Mandava dal Lille e ha preso Wass dal Valencia, mentre il Siviglia ha acquistato Corona dal Porto e Martial, che invece è in prestito. Il campionato spagnolo nel complesso è quello che ha raccolto meno dal punto di vista economico, con circa 18 milioni di entrate.

Bundesliga

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L’austerità tipica tedesca si è manifestata anche nelle strategie di mercato. La Bundesliga ha fatto registrare il minor numero di acquisti tra i cinque principali campionati europei, con 42, e anche di cessioni (65, come la Liga). L’unico movimento degno di nota del Bayern Monaco è la cessione di Cuisance al Venezia. Il Lipsia ha concluso soltanto operazioni in prestito, il Borussia Dortmund non ha effettuato nessun trasferimento importante. Per questo i record di sessione non arrivano dai grandi club: il Wolfsburg ha compiuto la cessione più remunerativa di Germania con il passaggio di Weghorst al Burnley (14 milioni), mentre l’Augsburg ha fatto l’investimento maggiore con Pepi da Dallas (16).

Ligue 1

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Il Paris Saint-Germain ha avuto poco margine di manovra, costretto a incassare prima di poter acquistare, ed è riuscito soltanto a piazzare in prestito gli esuberi Rafinha e Sergio Rico. Il Lione si è mosso in modo importante, perché ha venduto Bruno Guimaraes e ha preso Faivre dal Brest – che a lungo è stato seguito dal Milan – per 15 milioni e anche Ndombélé, arrivato in prestito dal Tottenham. Il Lille ha ceduto Ikoné alla Fiorentina in apertura di mercato e ha scelto di puntare sul rilancio di Ben Arfa, che ha firmato dopo esser stato senza squadra per questa prima parte di stagione dopo l’esperienza al Bordeaux. Il campionato francese è l’unico ad aver fatto registrare più entrate che uscite in termini di liquidità, chiudendo la sessione con un attivo complessivo di 33 milioni.

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