I Blancos non riescono a scalfire il bunker navarro e si devono accontentare di un punto. Vetta della Liga momentaneamente condivisa da Madrid, Siviglia, Betis e Real Sociedad
Real Madrid fermo al palo, con sentiti ringraziamenti di Siviglia, Betis, Real Sociedad e compagnia. I Blancos infatti sprecano l'occasione di tentare l'allungo in vetta sbattendo sul muro dell'Osasuna, giunto al Bernabeu per erigere le barricate. Alla fine prevale proprio la strategia dei navarri, che prolungano la serie positiva a cinque giornate mantenendosi a sorpresa nelle posizioni di vertice. Un legno per parte e una valanga di occasioni sprecate dalla banda di Ancelotti, che comunque dorme da primo in classifica con tre lunghezze sull'Atletico (impegnato domani sera) e sei sul Barça, sconfitto di misura a Vallecas.
A SENSO UNICO
—Complice il forfeit dell'ultim'ora di Modric, Ancelotti prova due soluzioni alternative: contro l'Osasuna spazio a Camavinga e Asensio, quest'utimo titolare per la terza volta in stagione. I cinque difensori schierati da Arrasate dicono invece che l'Osasuna è venuto a Madrid prima di tutto per non prenderle. La sfida si traduce presto in un monologo blanco, con gli ospiti che rinunciano subito al palleggio. Eppure il Madrid se la prende comoda, prova qualche affondo per vie centrali e poi cerca l'ampiezza con Vinicius e Asensio, ma a mancare è la necessaria precisione negli ultimi 15 metri. I primi, timidi tentativi arrivano da Camavinga, poi è il turno di Vinicius, anche stasera tra i più brillanti e ispirati. Ma dalle parti di Herrera ben poche emozioni fino al riposo.
ATTACCO A SALVE
—Il ritmo si alza come prevedibile nella ripresa, quando Ancelotti decide di passare dal 4-3-3 a un più offensivo 4-2-3-1 con l'inserimento di Rodrygo per Camavinga. A svegliare ulteriormente i Blancos, che nell'ultima mezzora attaccano a testa bassa, è un gran brivido provocato al 50' da Moncayola, che in contropiede centra in pieno il legno alla destra di Courtois. Da quel momento è assedio senza respiro, con Benzema che scheggia la traversa al 62' con un potente sinistro da pochi metri. Il successivo ingresso di Hazard ha lo scopo di aumentare ancor di più la pressione sulla difesa ospite, anche perché nell'ultimo quarto d'ora l'Osasuna rinuncia a giocare. Ma il belga tocca la miseria di quattro palloni e i Blancos non trovano lo spiraglio giusto per scardinare la difesa navarra. nel finale due gigantesche opportunità gettate al vento da Benzema e Marcelo a pochi passi da Herrera, poi il fischio finale che premia il sacrificio di un sorprendente Osasuna.
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