I Blancos portano a casa il decimo successo in undici giornate con le firme di Modric, Lucas Vazquez e Valverde. Inutile il momentaneo pareggio di Lamela in avvio di ripresa. Ancelotti dorme ancora a +6 sul Barça
Altre tre reti e altri tre punti. La musica non cambia per il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che prosegue la propria corsa in vetta alla classifica della Liga allungando ancora sul Barcellona. Merito del 3-1 rifilato al Siviglia, che si illude giusto per una ventina di minuti prima di alzare bandiera bianca su un micidiale uno-due di Lucas Vazquez e Valverde. Per la truppa di Ancelotti è il decimo successo in undici giornate, con un vantaggio sul Barça che torna momentaneamente di sei lunghezze in attesa della sfida di domani sera al Camp Nou. Solo un neo nell’ennesima serata perfetta dei Blancos, perché Valverde è costretto a lasciare il campo nel recupero a causa di una botta.
strapotere blanco
—Se Ancelotti non aveva risparmiato i suoi uomini migliori contro l’Elche, figurarsi contro un Siviglia affamato di punti e impegnato a risalire la china. In porta si rivede Courtois, a sinistra Mendy e in mezzo Tchouameni insieme a Modric e Kroos. Unica assenza di peso quella di Benzema, fuori causa affaticamento, ma la coppia brasiliana Vinicius-Rodrygo basta e avanza dall’alto dei 12 gol e i 9 assist confezionati nelle ultime 15 partite ufficiali. Non è un caso che dopo appena 5’ sia proprio una giocata dell’ex Flamengo e rompere l’equilibrio per servire a Modric la più facile delle palle gol: il brasiliano ruba palla a Montiel, attacca l’area, disorienta due avversari e inventa un micidiale assist che pesca il croato solo e libero di spingere a rete. Quella di Vinicius è solo la prima di una lunga serie di giocate che, in coppia con Rodrygo (anche lui particolarmente ispirato), mandano spesso gambe all’aria la difesa andalusa.
colpi di scena
—Il Siviglia non riesce a pungere con l’ex Isco nella posizione di “falso nueve”, mentre in fase di non possesso lascia voragini tra i reparti. Lì dove trovano terreno fertile i due brasiliani di Ancelotti, con un Vinicius che si divora il raddoppio poco prima del riposo al termine dell’ennesimo affondo per via centrale. Per gli ospiti, invece, appena un tiro verso i pali di Courtois nei primi 45’ contro i nove tentativi dei Blancos, assoluti padroni del campo. Il copione è identico anche in avvio di ripresa, ma al 53’ si materializza il più classico dei colpi di scena sull’asse argentino Montiel-Lamela: il primo ruba palla sulla trequarti avversari e lancia il secondo sul filo del fuori gioco, il secondo supera Courtois e gela il Bernabeu. L’imprevedibile pareggio andaluso cambia le carte in tavola e manda in confusione la banda di Ancelotti, che rischia addirittura di andare sotto su un altro tentativo di Lamela. Per raddrizzare la situazione il tecnico emiliano è costretto a mettere in campo gente fresca, da Camavinga ad Asensio e Lucas Vazquez. Cambi provvidenziali, perché i Blancos ritrovano gamba e colpiscono su una fulminea ripartenza al 79’ coronata proprio dall’esterno galiziano appena entrato. E non è ancora tutto, perché all’81’ si prende i riflettori Valverde con un bolide dal limite che scatena gli applausi del pubblico e sentenzia il decimo successo dei madrileni.
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