Benzema illude i Blancos, successivamente travolti da tre tiri dal dischetto di Soler e un autogol di Varane. Zizou scivola al quarto posto e subisce il sorpasso dell'Atletico
Il Madrid crolla a Mestalla sotto i colpi di quella Var che per una volta si mostra spietata. La banda di Zizou s'illude con Benzema prima di sciogliersi rapidamente come neve al sole, vittima delle solite amnesie difensive che producono tre rigori in favore del Valencia (prima volta nella storia). I madrileni non subivano un rigore dal 30 novembre dello scorso anno, questa sera ne incassano addirittura tre per la felicità dei padroni di casa, che mettono a segno un poker e tornano al successo dopo quasi un mese e mezzo. Il secondo k.o. in campionato dopo quello rimediato contro il Cadice è un colpo pesante per Zidane, perché scivola a quattro lunghezze dalla vetta subendo anche il sorpasso dell'Atletico (che vanta pure una partita in meno).
OCCASIONI SPRECATE
—La trasferta al Mestalla è tappa tradizionalmente insidiosa per i Blancos, anche in condizioni apparentemente favorevoli come quelle di questa sera. La squadra di Gracia si presenta infatti con diverse assenze, orfana di Kondogbia (emigrato in settimana verso Madrid) e reduce da un punto nelle ultime quattro giornate. Dall'altra parte, Zidane deve fare i conti con gli stop forzati di Hazard e Casemiro (entrambi positivi al Covid19), rispolverando Isco nel terzetto di centrocampo con Vinicius e Asensio ad accompagnare Benzema. Una formula che sembra vincente per quasi mezzora, salvo sbandare alla prima difficoltà. Chi cercava riscatto, come Isco, Marcelo, Vinicius e Asensio, finisce per vivere una serata disastrosa dopo un avvio illusorio.
NON BASTA BENZEMA
—L'avvio dei Blancos lascia infatti immaginare una sfida a senso unico, frutto di un rapido ed efficace giro palla che mette alle corde i padroni di casa incapaci di mettere il naso fuori dalla propria meta campo fino al 29'. Funziona l'asse Marcelo-Vinicius a sinistra e funziona soprattutto la precisa regia di Modric fino al vantaggio firmato da Benzema al 23', giusto premio alla costante pressione dei madrileni. Ma basta poco per mandare in tilt la banda di Zizou e, nello specifico, la solita difesa disattenta e dalle maglie troppo larghe. L'episodio che cambia il vento è un mani di Vazquez in area su cross di Gaya, con conseguente rigore trasformato da Soler al secondo tentativo (necessaria la ripetizione per due giocatori entrati in area prima del tempo). Da lì in poi i Blancos vanno in confusione soffrendo su entrambe le corsie.
VAR IMPLACABILE
—Se il pari era giunto su un'iniziativa da sinistra, al 43' si materializza anche il ribaltone grazie a uno spunto sul versante opposto, complice un goffo intervento di Varane che fa carambolare il pallone oltre la linea beffando anche Courtois. I Blancos accusano il colpo e non hanno nemmeno il tempo di abbozzare la reazione, perché il Valencia fa male da ogni posizione e, dopo un clamoroso palo di Kang-Lee al 47', ci si mette un altro improvvido intervento di Marcelo in area su Maxi Gomez: secondo rigore e nuovo sigillo di Soler. Un incubo per i Blancos, che riescono a fare anche di peggio al 60' affondando per mano di Ramos, nel vero senso letterale del termine. Sì perché il Var interviene ancora una volta segnalando un tocco irregolare del capitano a pochi passi da Courtois: terzo tiro dal dischetto e poker dei padroni di casa per l'incredulità di Zizou e della panchina merengue. A nulla servono i successivi cambi del tecnico francese, che si gioca le carte Mariano, Odegaard e Rodrygo senza alcun risultato. Il Valencia controlla senza troppi affanni fino al termine, contro un Madrid inerme e frastornato.
STRADA SPIANATA
—Così, a guardare tutti dall'alto verso il basso è ancora la Real Sociedad, sbarazzatasi in scioltezza nel pomeriggio di un Granada decimato. Martinez infatti ha potuto schierare appena sette titolari a causa dell'isolamento fiduciario imposto al resto della rosa, e per i baschi è stato un gioco da ragazzi. Il sipario ad Anoeta è calato dopo meno di mezzora, frutto dell'uno-due firmato da Monreal e Oyarzabal tra il 22' e il 27'. L'arbitro Del Cerro Grande assegna tre rigori, ma va a segno solo il primo (quello di Oyarzabal): nella ripresa gli errori di Willian José per i baschi (rimasti in dieci nel fiale per l'espulsione di Le Normand) e di Machis per gli ospiti. La squadra di Alguacil guida al momento da sola, con due lunghezze sul Villarreal e tre sull'Atletico, che però ha due partite da recuperare.
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