Didier Drogba in Premier League ha sempre imposto la sua legge. Un centravanti...da paura, nel vero senso della parola. Soprattutto per il povero Philippe Senderos!
Di attaccanti...spaventosi ce ne sono stati nella storia del calcio. Sono quelli che i difensori avversari non vorrebbero mai trovarsi di fronte. E in alcuni casi, il termine "terrorizzare le retroguardie" è più che azzeccato. Come nel caso di Didier Drogba, che in Premier League ha sempre imposto la sua legge, fatta di strapotere fisico e di reti a valanga. Un centravanti...da paura, nel vero senso della parola. Almeno da quanto ha raccontato qualche tempo fa William Gallas a RadioMontecarlo. L'ex difensore, che di Drogba è stato prima compagno di squadra e poi avversario, ha spiegato che qualcuno proprio non riusciva ad accettare l'idea di trovarselo di fronte...
"In squadra con me c'era Philippe Senderos, prima delle partite aveva bisogna di parlare molto. Si vedeva, sudava molto, non si sentiva bene. Ma con certi giocatori gli succedeva di più. L'ho visto contro il Chelsea, contro Didier Drogba, in quel caso sì che si spaventava da morire. Negli spogliatoi sembrava che stesse giocando già una partita mentale prima ancora di scendere in campo". Comprensibile, visto il livello dell'avversario, un po' meno da parte di chi, in teoria, dovrebbe essere più che abituato ad affrontare campioni del genere. In quegli anni la Premier offriva anche Rooney e Cristiano Ronaldo, ma evidentemente Drogba...è Drogba.
E Senderos, che ha un passato anche al Milan, pareva soffrire particolarmente l'ivoriano. Al punto da soffrire di veri e propri attacchi di panico. "Quando vedeva Drogba in campo, Philippe perdeva qualsiasi abilità, non riusciva più a giocare. E la cosa strana è che contro gli altri avversari giocava meglio". Un vero e proprio incubo, condiviso però un po' da tutta la squadra. Basterebbe pensare che in quindici partite contro l'Arsenal, Drogba ha segnato tredici reti. Ora Senderos ha finito la sua carriera e negli ultimi anni ha giocato negli Houston Dynamo, probabilmente ringraziando il cielo che la MLS non prevedesse retrocessioni o promozioni. Anche perchè nella serie inferiore, a Phoenix, giocava...il suo peggior avversario.
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