Un gol e un assist per Saka e la rete di Smith Rowe. Più Aubameyang. Terza vittoria di fila per Arteta, altrettanti k.o. per Nuno Espirito Santo, superato in classifica e ora in bilico
L’Arsenal show del primo tempo basta e avanza ai Gunners per vincere il derby numero 204 con il Tottenham: finisce 3-1 e gli Spurs entrano ufficialmente in modalità crisi. Il k.o. nella stracittadina più sentita della capitale britannica arriva dopo un settembre nero: tre sconfitte di fila e sempre con club londinesi – Crystal Palace e Chelsea i precedenti - tre reti incassate in ciascuna di queste partite, dato che ci riporta al 2003.
Ridono i Gunners
—L’altra faccia della luna è l’Arsenal che aggancia in classifica gli Spurs e si gode la gioventù del trio Odegaard-Saka-Smith Rowe: il terzetto cucina l’azione dell’1-0 al 12’. Il 2-0 è una conclusione di Aubameyang sul suggerimento di Smith Rowe al 27’, il 3-0 premia al 34’ la caparbietà di Saka. Il Tottenham reagisce solo nella ripresa, ma la rete di Son arriva al tramonto del match (78’), dopo un paio di buone parate di Ramsdale e un’occasione fallita da Harry Kane. Il centravanti inglese è il simbolo della crisi: è ancora a secco dopo sei match di campionato. L’estate sul mercato sta presentando il conto. Sotto processo finisce però Nuno Espirito Santo, l’allenatore portoghese con cittadinanza saotomense arruolato per l’equilibrio e la tenuta difensiva delle sue squadre. Il Tottenham ha già incassato 14 gol in dieci gare ufficiali e perso quattro match: numeri negativi che impongono una profonda riflessione sui problemi degli Spurs.
© RIPRODUZIONE RISERVATA