Un tocco di palla per ogni figura chiave nella lotta al covid: l’iniziativa della bambina per raccogliere fondi è diventata virale in Inghilterra. E a lei si sono uniti la stella dello united, gli Spandau Ballet...
Quando ha visto il capitano Sir Tom Moore completare i 100 giri del suo giardino prima del suo centesimo compleanno per raccogliere fondi per il Sistema Sanitario Nazionale inglese, l’11enne Imogen Papworth-Heidel di Hauxton, vicino Cambridge, è rimasta talmente colpita da voler fare qualcosa anche lei per aiutare coloro che svolgono un lavoro chiave nel Regno Unito.
l'obiettivo
—E così la giovane tifosa dell’Arsenal ha deciso di mettere a frutto le sue abilità con il pallone (gioca a calcio da quando ha sei anni e si allena con l’academy giovanile del Cambridge United e con l’Essex Country FA Girls Regional Talent Club) ponendosi l’obiettivo di raggiungere 7,1 milioni di palleggi – uno per ogni lavoratore chiave del suo paese – allo scopo di raccogliere denaro a favore di alcuni enti di beneficenza (finora è arrivata a 13.827 sterline, pari a 15.300 euro, ma il saldo continua ad aumentare).
in dono
—Inizialmente Imogen pensava di fare 200 palleggi al giorno, ma in questo modo che le ci sarebbero voluti 97 anni per portare a termine la sfida, così ha aumentato il numero e ha chiesto aiuto anche ad altri. Gli ultimi 3.000 palleggi la ragazzina li ha fatti mercoledì all’Abbey Stadium del Cambridge United, arrivando così a un totale di 1.123.586 in 195 giorni consecutivi, con oltre 7.000 al giorno durante il lockdown e le vacanze estive, mentre i restanti 5.976.414 palleggi necessari a completare la missione le sono stati donati da circa 2.000 persone (fra cui l’attaccante del Manchester United e della Nazionale, Marcus Rashford e la star degli Spandau Ballet, Martin Kemp) che hanno aderito alla sua iniziativa, inviandole video di loro stessi impegnati nei palleggi e che i suoi genitori – Sarah e Karl, che lavorano entrambi per il Servizio Sanitario Nazionale – provvedevano poi a contare. "Ci arrivavano almeno 50 filmati al giorno - ha raccontato il padre alla stampa - e alcune sere stavamo seduti a contare i palleggi fino a mezzanotte, ma sono davvero orgoglioso di mia figlia, perché sarebbe potuta rimanere davanti alla X-Box o al computer a giocare ai videogames, invece usciva in giardino e, con la pioggia o con il sole, si metteva a palleggiare. Ma la cosa più incredibile è il numero di persone che ha ispirato e che hanno iniziato a fare i palleggi come lei”.
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