Determinante il passaggio al Metropolitano per i Colchoneros. Il nuovo Bernabeu verrà sfruttato oltre 300 giorni l'anno: Florentino Perez ha già venduto, per 360 milioni di euro, il 30% annuale degli incassi per i prossimi 20 anni

Usare lo stadio tutti i giorni, e non solo ogni tanto quando si gioca. Questa l’idea di Atletico e Real Madrid. Il primo club è già un pezzo avanti, perché ha sfruttato il cambio di sede dal simbolo Vicente Calderon al moderno Civitas Metropolitano per mettere da parte i sentimenti e far spazio a nuovi fondamentali introiti. Il Calderon è stato abbattuto e sotto le macerie sono rimasti ricordi e atmosfera di un impianto unico. Però per sostenere la sua nuova realtà di club dell’élite europea l’Atletico aveva bisogno di più spazio, e non si parla solo di capienza. Perché nei piani della dirigenza rojiblanca la voce "matchday", uno dei pilastri economici delle società di calcio, andava implementata con un uso quasi quotidiano dello stadio.

Trecento eventi

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In un anno un impianto calcistico viene utilizzato dalla squadra di casa al massimo per 30 giorni, neanche il 10% del calendario. Troppo poco per i costi non solo dello stadio ma della vita stessa di un club. Un anno fa Fernando Fariza, direttore dell’area di sfruttamento dello stadio colchonero ha dichiarato all’agenzia spagnola Efe che il 15% delle entrate del Metropolitano erano già extra-calcio. E quelle cifre facevano riferimento a un anno ancora condizionato fortemente dalla pandemia. All’Atletico contano di ospitare nel proprio stadio 250-300 eventi all’anno. E non si parla solo di concerti, che potevano essere organizzati anche al Calderon, ma di fiere, eventi da 10 a 5.000 persone, mostre, conferenze, feste più o meno ampie e lussuose. Oltre all’area ristorazione.

Bernabeu Galactico

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Ora pensate a tutto questo e moltiplicatelo per x volte. Perché Florentino Perez pensando al nuovo Bernabeu è andato molto oltre. Lo stadio del Real quando sarà finito (a fine 2023) avrà due cose clamorose in più rispetto a quello dell’Atletico: il tetto e il campo retrattili (oltre una capienza maggiore). La possibilità di coprire l’impianto e quella di far sparire il prato, mettendolo tagliato in segmenti in una specie di modernissima serra sotterranea. Questi fattori permetteranno alla Casa Blanca di riportare i concerti al Bernabeu, e di organizzare tornei di tennis, ospitare partite di basket e si parla anche di football americano.

360 milioni

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Perché Perez ha già venduto, per 360 milioni di euro, il 30% annuale degli incassi del nuovo Bernabeu per i prossimi 20 anni al fondo Sixth Street, che controlla il 51% di Legends società creata da NY Yankees e Dallas Cowboys per operare nel mondo dell’entertainment. Al momento è ancora difficile fare previsioni, ma al Madrid contano di poter ricavare dallo stadio, extra-calcio, una cifra tra i 350 e i 450 milioni di euro all’anno. Anche senza il 30% lasciato a Sixth Street stiamo parlando di una somma di grande livello. Poi va considerata l’attività fieristica, quella congressuale e la parte eventi. E poi c’è tutta l’area commerciale. Perché se il Metropolitano è in periferia il Bernabeu è nel centro di Madrid. Il centro commerciale apporterà altre decine di milioni di euro, così come i ristoranti, che prima erano solo tre e saranno moltiplicati, e i negozi del club, che passeranno da uno a due. "Un grande club ha bisogno di usare lo stadio tutti i giorni dell’anno", ripete spesso Florentino, che spera di superare la barriera dei 300 giorni, 10 volte l’utilizzo attuale. Lo stadio come una macchina da soldi.

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